venerdì 9 novembre 2012

Elezioni americane - Lorenzo



Cosa dimostra la vittoria di Obama?
Per me, principalmente, che non sempre il populismo vince sulle paure derivate dalla crisi.
Gli Stati Uniti non sono certo messi male come noi (il loro tasso di crescita si attesta nonostante tutto intorno al 2% annuo), ma il fatto che gli americani non si siano affidati alle ricette neoconservatrici di Romney, che sostiene la solita storia del taglio alla spesa e butta la tensioni interne agli USA (le crescenti diseguaglianze sociali) verso i nemici esterni come Iran e Cina, per la solita strategia vigliacca repubblicana. Obama ha fatto una riforma importante per il sistema sanitario, che ha salvato molte vite grazie a una spesa sociale notevole per uno stato inabituato a grossi investimenti.
E' stato prudente nella politica economica, forse troppo, ma le sue azioni alla fine hanno avuto discreti risultati. Romney aveva prima tirato il sasso dell'estremismo contro le politiche dei diritti sociali, per poi, nei confronti tv, tirare fuori il suo volto più moderato.
La sua incertezza ha alla fine premiato Obama, che ha fatto fare un tour de force alla moglie e a Bill Clinton, il suo vero asso nella manica.
L'ex inquilino della casa bianca è stato miracoloso per il presidente nei suoi discorsi e ha giocato giustamente sul fatto che Obama veniva dal nulla nel mentre il suo sfidante era un miliardario prestato alla politica.
Purtroppo i repubblicani mantengono la maggioranza alla camera, non importante quanto il Senato ma comunque importante, in quanto può determinare lo stallo decisionale.
Molti giornali anche qui in Italia hanno gridato al trionfo, pronti ad incensare il vincitore.
Ma Obama avrà vita dura e dovrà comunque scendere a compromessi per potere fare approvare le sue leggi; rimane il fatto che la sua vittoria è un'ottima notizia in questi tempi difficili, se non altro perchè l'alternativa era da brividi.

Lorenzo Desidera

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