domenica 30 dicembre 2012

Risultati Bologna e provincia


Risultati di Bologna e Provincia (Dati ufficiosi)

Votanti 1654
35 seggi su 35
Camera uomini: 533 Soglia; 237 Chiaiese; Poli 113; Paglia 107
Camera donne: 397 Cuppi; Sangiorgi 349; Angelopulos 310; Piccinelli 119; Govoni 88
Senato uomini: 562 Mazza; 350 Archetti; 168 Mezzetti; 72 Altieri; 62 Reggiani; 43 Di Tommaso
Senato donne: 538 Tagliani, 422 Bonora; Fabbri 100

sabato 29 dicembre 2012

Presentazioni Candidati SEL Bologna e Provincia


Presentazioni dei Candidati alla Camera dei Deputati e al Senato della Repubblica di SEL Bologna. 
Primarie di SEL Emilia-Romagna del 30 dicembre.

CAMERA DEI DEPUTATI

Irene Angelopulos


Mi chiamo Irene, ho 34 anni, nella mia vita ho percorso molte strade, ho vissuto in città e paesi diversi, ho intrecciato i sentieri di donne e uomini, come tanti della mia generazione. Con loro ho imparato molte cose.
Da mia madre, donna e psichiatra, ho imparato che follia e diversità sono innanzitutto persone,
tutte degne di essere conosciute, ascoltate e interrogate. Da mio padre, uomo e leader del movimento di liberazione dalla dittatura greca, ho imparato che il coraggio e la libertà sono leve capaci di sollevare ogni macigno.
A Genova nel 2001 ho imparato che ribellarsi è giusto, e non ho più cambiato idea, anche se ho
dovuto guardare in faccia la paura.
Nel mio percorso ho imparato che la cultura è una casa grande e ospitale, da abitare collettivamente e investire di scommesse comuni.
Ad Atene ho conosciuto la crisi, con il suo portato devastante, e ho appreso un nuovo significato della parola austerità: da forma pratica di esistenza morale, a strumento di controllo sui popoli e violazione della loro dignità.
È lì che ho imparato che non c’è alternativa all’alternativa.
Tornata in Italia, insieme al movimento delle donne e durante il movimento per l’acqua bene comune, ho capito che si può vincere, anche se si deve sempre restare in trincea. Ho imparato che si scrive acqua, ma si legge democrazia.
Con Sel e con Nichi Vendola, ho condiviso un’idea di sinistra aperta e plurale, ma ho anche imparato che per cambiare bisogna accettare la sfida del governo, farla propria e restituirla alle mille voci che chiedono libertà, diritti, democrazia e giustizia sociale.
Se vuoi saperne di più visita il mio sito www.ireneangelopulos.it o la mia pagina facebook www.facebook.com/i.angelopulos

Francesco Chiaiese

Sono nato agli inizi di ottobre di quaranta anni fa. Sono un insegnante, ho una cattedra all’Istituto
Alberghiero di Stato di Casalecchio di Reno.
Mi occupo, inoltre, di integrazione sociale: ho creato la cooperativa sociale “Montericco”, cooperativa che dirigo e che basa il suo operato sull’integrazione e occupazione delle persone svantaggiate.
Sono schierato dalla parte dei lavoratori, dei diritti, soprattutto di quelli dei più deboli, da sempre.
Dunque, ho un’appartenenza politica: sono segretario del circolo del Circondario Imolese SEL (Sinistra Ecologia e Libertà). E come tale ho intrapreso, sin dall’inizio del mio mandato, quella che
è stata definita una “coraggiosa battaglia” di dura opposizione alle politiche ed al malgoverno, di stampo dalemiano, del PD imolese.
Sono candidato alle primarie del 30 dicembre, e, con il vostro consenso, con il vostro sostegno,
porterò in Parlamento, con le mie parole, la vostra voce.
http://francescochiaiesesel.wordpress.com/

Valentina Cuppi

Valentina Cuppi ha 29 anni, laureata in Filosofia della Politica all’Università di Bologna,
dottoranda senza borsa che studia l’attualizzazione di Gramsci in America Latina, aspirante
docente di filosofia e storia destinata all’eterno precariato, educatrice che lavora a scuola e nel sociale. Residente da sempre a Marzabotto, fin da ragazzina è attiva nella conservazione della memoria storica di Monte Sole, convinta della necessità che la Memoria non sia un cimelio, ma il terreno sul quale costruire la consapevolezza dell’importanza di valori come la Democrazia, la Pace, l’Uguaglianza e la Giustizia. Per questo dal 2009 è Consigliere per “la Pace e le Relazioni internazionali” del Comune di Marzabotto, nonostante la giovane età ha un’esperienza amministrativa importante alle spalle. Fa parte di una lista civica di centro-sinistra alternativa alle dinamiche dei partiti, che spesso hanno deciso dall’alto chi dovesse essere candidato nel comune di Marzabotto. È attiva nelle associazioni per la memoria del territorio e nell’antimafia (Vicepresidente del Comitato onoranze ai Caduti di Marzabotto, Presidente del Comitato Voci delle Resistenze- da Cinisi a Monte Sole). Lo sforzo di avvicinare giovani e Memoria Valentina se lo porta anche al lavoro: educatrice nella Scuola Media di Marzabotto, con alcune colleghe ha sviluppato il progetto Gocce di memoria, presentato insieme a 41 ragazzi di Marzabotto al Parlamento Europeo lo scorso novembre su invito del Presidente Martin Schulz. È molto impegnata nell’associazionismo giovanile: Centro giovanile Kainua, attivo sul territorio di Marzabotto e artefice della “Marzanotte”; Associazione culturale Montagna di Suono, che organizza eventi musicali e culturali a Bologna e provincia,realizzatrice del festival multietnico di musica reggae-hip hop “Reno Splash” in collaborazione con i Mondiali Antirazzisti; TILT! che opera a livello nazionale ed europeo, dedicandosi soprattutto alla difesa e alla lotta per la conquista dei diritti delle giovani generazioni e che si è fatta promotrice della raccolta di firme per la “Proposta di legge di iniziativa popolare per l’istituzione del Reddito Minimo Garantito” in Italia.
http://valentinacuppi.wordpress.com/

Stefania Piccinelli

Mi chiamo Stefania Piccinelli. Sono nata nel 1972 a Bologna, città che mi ha visto crescere e dove
ho scelto di tornare a vivere nel 2005 dopo quasi 7 anni di lavoro all’estero. 
Da sempre come donna, mamma e professionista pratico una cittadinanza attiva in prima linea sia sul mio territorio che nel mondo e sono orgogliosa di aver conosciuto i pezzi migliori della società civile.
Sono figlia della scuola a tempo pieno, quello degli inizi, in cui mia madre, insegnante, credeva e continua a credere; ho due figlie che alla scuola elementare frequentano le 40 ore settimanali, che in nessun modo possono più chiamarsi “tempo pieno”; lotto quotidianamente con insegnanti e genitori per preservare quello che resta della nostra scuola pubblica. Tutti i giorni sono nelle scuole e con i giovani per l’educazione allo sviluppo, alla tutela dell’ambiente e della cittadinanza globale.
A Bologna, nel 2007, ho creato, e tuttora dirigo, Terra di Tutti Film Festival, rassegna di documentari e cinema sociale dal Sud del mondo; evento di denuncia e luogo di promozione culturale e di informazione libera ed indipendente.
Da cooperante del GVC ho lavorato accanto alle donne capofamiglia delle favelas brasiliane, poi con il popolo burundese vittima della guerra e degli interessi economici internazionali che l’hanno scaturita; in Indonesia ho assistito le popolazioni colpite dallo tsunami ed infine mi sono impegnata con le donne ed i giovani nella Tunisia post-rivoluzionaria.
Durante questa mia esperienza di cooperazione nel mondo non solo ho visto, ma ho vissuto sulla mia pelle gli effetti devastanti dell’attuale modello di sviluppo, un modello che produce diseguaglianza, povertà e devastazione delle risorse ambientali e che è causa oggi della crisi che colpisce anche Italia ed Europa. La sfida del futuro è quindi quella di costruire un modello di sviluppo sostenibile dove sociale, ambiente ed economia siano variabili che non possono e non devono essere disgiunte. Oggi con SEL ho l’occasione di portare i miei valori, le mie competenze ed il mio impegno per la partecipazione, la dignità, i diritti e la giustizia in un luogo, il Parlamento, che pare abbia dimenticato queste parole e le pratiche reali che le sottendono.  
Su FACEBOOK: Stefania Piccinelli

Davide Poli 
38 anni, nato a Budrio ed ivi residente, ho conseguito il diploma di ragioneria con il massimo dei voti e mi sono laureato con lode in Scienze Politiche, indirizzo storico, all’Università di Bologna, con tesi sui partiti socialdemocratici scandinavi. Ho maturato esperienze di studio, ricerca e lavoro all’estero, in particolare svolgendo l’Erasmus ad Aarhus, Danimarca e ottenendo, tramite il Ministero degli Affari Esteri, una borsa di studio post-laurea a Turku, Finlandia. Ho all’attivo vari saggi di scienza politica e storia politica, in volumi editi da Il Mulino e Carocci. Dal 2004 al 2008 ho lavorato per i Comuni di San Lazzaro di Savena e Ozzano dell’Emilia e dal 2009 presso la Regione Emilia-Romagna, prima nella sede di collegamento con l’Unione Europea a Bruxelles e successivamente presso la Direzione Generale Attività Produttive a Bologna. Sono attivo in politica dall’età di 16 anni, e da allora ho partecipato, su base volontaria, alla vita politica locale, nel PDS, nei Comunisti Unitari, nei DS e nel PDCI, iscrivendomi poi al Circolo Terre di Pianura di Sinistra Ecologia Libertà, essendo in piena sintonia con il progetto innovatore della sinistra italiana del quale è portatrice. A Budrio sono stato componente della Consulta Frazionale del Capoluogo dal 1995 al 2002, svolgendo gratuitamente l’incarico ed essendone Presidente dal 1997 al 1998. Dal 2007 al 2012 sono stato Presidente del Consiglio Comunale di Budrio, eletto nella lista Verdi-Pdci, all’interno della coalizione di centro-sinistra. In questi anni ho svolto attività nel volontariato sociale ed ambientalista, in associazioni del territorio. Il mio impegno politico è frutto della radicata convinzione che la partecipazione attiva dei cittadini sia la base fondante di una vera democrazia. Credo che i valori della sinistra siano pienamente attuali ed in Italia possano rappresentare il fulcro del rinnovamento sociale ed economico. Abbiamo bisogno di una sinistra che si assuma la responsabilità di guidare il cambiamento concreto del nostro Paese, rafforzando le politiche sociali e sanitarie, l’ambiente, i servizi pubblici, la scuola e la cultura. Per raggiungere questi obiettivi è necessario l’apporto di tutti i cittadini, nessuno escluso, tutti titolari di diritti civili, sociali e politici da rafforzare ed espandere. Sinistra Ecologia Libertà rappresenta la sinistra capace di governare con responsabilità e coraggio, coniugando sobrietà e slancio solidale verso l’equità economica e sociale
Su FACEBOOK: Davide Poli

Elisa Sangiorgi
Ho deciso di partecipare alle elezioni primarie per la selezione dei candidati alla Camera dei Deputati per Sinistra Ecologia e Libertà (SEL), che si terranno il 30 dicembre.
Ho 37 anni, sono farmacista ospedaliera e mi occupo di reazioni avverse ai farmaci. Penso che la sanità pubblica dovrebbe puntare di più sulla prevenzione e sugli stili di vita corretti, sulla costruzione di città sane e promotrici di salute. 
Mi sono impegnata politicamente fin dal liceo. Sono stata per due mandati consigliera a San Lazzaro e nel secondo presidente del Consiglio Comunale. Mi sono battuta fortemente per limitare il consumo di suoli, la cementificazione, la devastazione territoriale, anche scontrandomi duramente con la mia stessa maggioranza. Decisamente laica e rispettosa delle Istituzioni.
Sono ambientalista e molto amante degli animali.
Convinta della necessità di modificare le riforme che hanno smantellato progressivamente i diritti dei lavoratori e di assicurare il diritto alla malattia e alla maternità anche per i lavoratori precari, nonchè un reddito minimo dignitoso per chi perde il lavoro.
Credo sia urgente una riforma democratica delle forze dell'ordine, la riduzione delle spese militari e l'abolizione del finanziamento alle scuole private.
Credo che l'Italia potrà risorgere solo promuovendo il proprio territorio, il paesaggio, la gastronomia, la cultura, la ricerca. La lotta all'illegalità e alle mafie che impedisce un vero sviluppo in molte parti del paese deve essere una priorità e l'evasione fiscale va combattuta in maniera decisa, senza condoni. Serve una riforma economica che diminuisca il divario tra ricchi e poveri e che permetta l'accesso alle professioni alle giovani generazioni e a chi ha perso il lavoro. 
L'Italia può essere un paese migliore.
Su FACEBOOK: Elisa Sangiorgi

Paolo Soglia 
Ho fatto il giornalista in una cooperativa indipendente per vent’anni, a Radio Città del Capo e nel circuito di Popolare Network, con funzioni sia di Presidente della coop, editrice della radio che di Direttore delle testate giornalistiche, incarico che ho lasciato a novembre dello scorso anno. Adesso collaboro anche con altre testate sia della carta stampata che on line: Repubblica Bologna, Reportime/Corriere della Sera, Leggilanotizia. 
Attualmente sono responsabile relazione esterne e rapporti editoria presso Voligroup, società cooperativa che opera in diversi settori (educativo, biblioteche, media, radio e web). 
Ho 49 anni e vivo da sempre a Bologna, con Beba e Penelope. Sono nato sopra una casa del popolo, da genitori molto comunisti: Anna, mia madre, dirigente comunale sin di tempi di Dozza, “Ciro", mio padre, comandante partigiano e per tanti anni capocronaca dell’Unità.
Come molti della mia generazione però non mi sono iscritto al PCI, e in gioventù ho partecipato a diversi collettivi studenteschi, in particolare al Dams. Ho altre due tessere in tasca alle quali sono molto affezionato: quella di “abbonato” a Radio Città del Capo e quella dell’Anpi.
Nel corso della vita ho avuto occasione di fare molti mestieri, prima come operaio fotolitografo e poi come fotografo. Successivamente l’esperienza come amministratore di cooperativa mi ha consentito di approfondire le mie conoscenze sul mondo della produzione e del lavoro.
Sono stato in anni passati nelle direzione provinciale di Legacoop Bologna e più recentemente nella direzione nazionale di Mediacoop, associazione dei media cooperativi e no-profit.
Tanti anni di attività giornalistica mi hanno permesso di studiare molte cose legate alle questioni di cui ci dovevamo occupare ogni giorno. Non mi spaventa affatto, anzi mi appassiona, l’idea di confrontarmi su tanti temi: dall’economia alla sanità, dalla scuola alla ricerca, dall’ambiente alla sostenibilità, dai diritti civili alle questioni internazionali.
E’ per questo che mi sento in grado di sostenere questo impegno: con l’umiltà di sapere che devo imparare un altro “mestiere”, ma anche con la consapevolezza di non andare a Roma, se sarò eletto, nè per scaldare la sedia nè per farmi dire quello che devo fare.  Per ogni ulteriore informazione su di me rimando al profilo su Linkedin, al mio sito poscritto.it oppure mi trovate su Facebook.


SENATO DELLA REPUBBLICA:

Giorgio Archetti
Ho deciso di candidarmi alle Primarie di SEL per il Senato perché ritengo che, per governare bene e migliorare la vita di tutti, c’è bisogno di coinvolgere e ascoltare le persone: le istanze dei territori sono prioritarie, e dunque vanno rappresentate.   
Sono vicesindaco e assessore alla Qualità Educativa ed Ambientale nel Comune di San Lazzaro di Savena e in questi anni ho svolto il mio ruolo di amministratore pubblico sempre in coerenza con i miei valori e ideali. Ritengo che qualunque agire politico non possa mai prescindere da una tensione morale ed etica, ispirata a valori quali l’antifascismo, la laicità, la giustizia sociale e la memoria, elemento imprescindibile di identità.
Sono convinto che una comunità cresca quando intrisa di progetti condivisi e che si possa definire educante solo se la solidarietà ne è il valore fondante: ogni vita ha uguali diritti e bisogni e come afferma Don Milani "Ho imparato che il problema degli altri è uguale al mio. Sortirne insieme è la politica, sortirne da soli è l'avarizia”. Sostengo l’assoluta necessità di una Scuola Pubblica, laica e di qualità, dove apprendimento dei diritti di cittadinanza e esercizio di un’ecologia dei comportamenti siano parte integrante e fondante dell’intero processo formativo dei nostri giovani.  
Penso che tutti i cittadini possano e debbano contribuire al miglioramento dell’Ambiente con scelte di responsabilità personale e collettiva in grado di influenzare le politiche dei territori, e che la nostra Scuola in questo senso possa svolgere un ruolo strategico.  
Amo e rispetto tutti gli animali e da sempre mi impegno per la loro tutela con politiche ed azioni concrete. La Terra è la nostra proprietà comune e i comportamenti ecologicamente sostenibili sono la sola garanzia di una sua reale protezione.
Credo fermamente nella risoluzione pacifica di qualunque conflitto, ripudio perciò tutte le guerre; appoggio tutte le donne e gli uomini che si battono per la libertà contro ogni forma di repressione e dittatura.
Amo la Politica: come scrive Pavese, e come ci ha ricordato Benigni, “Tutta la vita è Politica”. Considero l’incontro con essa il più affascinante della mia vita, uno straordinario innamoramento, che auguro di cuore ad ogni ragazza e ragazzo del nostro Paese.
Su FACEBOOK: Giorgio Archetti

Nadia Bonora 
Sono nata a Budrio, provincia di Bologna il 28 Febbraio 1952 in una famiglia proletaria e comunista, quinta di due fratelli e due sorelle. L'unica a potere continuare gli studi come studentessa lavoratrice fino all'università di Bologna dove mi sono laureata in Pedagogia con il massimo dei voti e la lode con una tesi sul ruolo degli insegnanti nella scuola dell'obbligo. 
Ho insegnato tanti anni nella scuola elementare e ho partecipato in varie vesti alle lotte degli anni delle grandi innovazioni: il tempo pieno, l'introduzione della democrazia scolastica e degli  organi collegiali, l'integrazione degli alunni disabili e migranti. Sono attualmente distaccata all'Università nell'ambito della formazione dei futuri insegnanti e sui temi della migrazione femminile. Ho pubblicato su riviste e scritto testi sulle diverse esperienze scolastiche e ricerche sui temi dell'inclusione sociale.  
In campo amministrativo sono stata consigliera e assessore all'istruzione e alla cultura che mi ha fatto toccare con mano la complessità e la necessaria pragmaticità del lavoro amministrativo e alla ricerca di azioni in cui valorizzare il protagonismo dei cittadini.
Sono rimasta nel Partito Comunista Italiano fino alla sua conclusione e ho partecipato e condiviso la nascita e la costruzione di Sinistra Ecologia Libertà e, contemporaneamente, ho contribuito alla ricerca di nuove modalità di lavoro politico di base a partire dalla creazione di movimenti nati dal basso per cambiare pratiche politiche sempre più lontane dalle esigenze dei cittadini  
Su FACEBOOK: Nadia Bonora

Ugo Mazza
Parto dai fatti: ho iniziato a lavorare a 14 anni come operaio; nel 90-95 da Assessore comunale ho elaborato il “Progetto riduzione CO2” e la VALSIA per tutelare il territorio e la ridurre l’impatto delle grandi opere; da Presidente dell’ATC ho lavorato per migliorare il trasporto pubblico, per il SFM e i diritti degli utenti. 
Eletto nel 2000 in Regione per i DS, con la preferenza di 10.000 cittadini, mi sono battuto per migliorare le leggi regionali contrastando i poteri forti; ho presentato, vincendo logiche conservatrici, la proposta di legge per la Partecipazione dei cittadini: legge oggi in vigore.
Oggi sono impegnato per la rigenerazione delle città e la riqualificazione energetica degli edifici al fine di ridurre la bolletta delle famiglie e favorire la buona occupazione in edilizia, per bloccare il consumo di suolo e favorire l’agricoltura biologica e a KM zero. 
In questi anni, oltre al sostegno al popolo Palestinese, ha scelto di sostenere la causa del popolo Saharawi per lo svolgimento del referendum per l’autodeterminazione nel Sahara Occidentale deciso dall’ONU e per il rispetto dei diritti umani sempre violati dal Marocco con l’obiettivo strategico di costruire la pace per la prosperità dei Paesi del Mare Mediterraneo.
Sono certo di rappresentare con argomenti forti Bologna e la Regione al Parlamento.

Elena Tagliani
Mi candido perché la politica usi sempre meno la parola io e sempre più la parola noi.
Mi candido per rappresentare un io che è un noi, per interpretare un mandato come un impegno collettivo, perché la rappresentanza torni ad essere comunità.
Mi candido perché la politica torni ad essere pensiero politico e pratica di dignità dei cittadini. 
Mi candido perché alle donne non sia concessa solo un’uguaglianza senza equità. Le persone sono il frutto delle loro esperienze, del loro passato. Il mio passato è quello dei racconti partigiani, dell'etica sottesa al rispetto dei diritti umani, vengo da quella lotta che ha contribuito a forgiare la dichiarazione universale dei diritti dell'uomo, partendo dalla stesura della nostra Costituzione. Sono cresciuta sotto l'albero della Resistenza, con le storie di mio nonno partigiano e deportato. Sono cresciuta a Conselice città della libertà di stampa, considero l'antifascismo fondamenta del mio agire che si apre all'oggi con l'impegno nella lotta alle mafie, per combatterle una nuova resistenza sociale deve necessariamente formarsi e crescere. Per questo sono responsabile del forum antimafia di SEL Bologna con il quale, grazie alla collaborazione di molte associazioni bolognesi e non solo, siamo riusciti a mettere in piedi importanti iniziative. Come donna e madre di un figlio adolescente conosco la fatica della precarietà e vorrei che mio figlio non la conoscesse.
Oggi collaboro con il MIT Movimento Identità Transessuale la più grande associazione trans d'Italia, un altro degli avamposti da cui si combattono le battaglie per i diritti.
Questa è la mia storia personale. La mia storia collettiva in SEL comincia nel 2009 assieme a molte e molti che come me hanno creduto nella costruzione di una sinistra di governo in grado di battere l'egemonia culturale della destra. Oggi di SEL sono la responsabile organizzazione della Federazione di Bologna e all'azione politica dedico una parte sostanziale della mia vita. Nella politica ho trovato una comunità ed è quella comunità che mi sento di rappresentare.
Su FACEBOOK: Elena Tagliani

AAA primarie SEL: Emilia Romagna



All'indomani del voto ci tenevamo a fare un po' di chiarezza sui candidati di SEL al Parlamento.
Il tempo per organizzare queste primarie è stato davvero scarso e non a tutti sono arrivate sufficienti informazioni circa i candidati: qui la lista completa dei candidati delle liste di SEL in Emilia Romagna, e i profili dei candidati di Bologna e provincia.

Circa il voto: si vota il 30 dicembre dalle alle 20 e per votare è necessario essersi registrati alle ultime primarie, del 25 novembre, oppure essere tesserati al partito.

A Bologna sono stati istituiti 8 seggi di SEL (Vicolo Bolognetti per il quartiere San Vitale, Sala Cenerini per Saragozza, il circolo Mazzini di via Emilia Levante per i quartieri Savena e Santo Stefano, il centro sociale Frassinetti del quartiere San Donato, il centro civico Giorgio Costa per i quartieri Reno e Porto, la casa del popolo di Via del Giglio sempre per il quartiere Reno insieme a Borgo Panigale, il circolo Arci Bertold Brecht in via Bentini per la zona di Corticella e il comune di Castelmaggiore e infine il centro Bertasi in via Fioravanti per la Bolognina).


I candidati alla Camera dei Deputati:






































I candidati alla Camera del Senato:




















Qui delle brevi presentazioni dei candidati del nostro territorio.

giovedì 6 dicembre 2012

Aperitivo - Arte in Circolo


In questa campagna ti sei avvicinato a SEL e ti piacerebbe partecipare alle iniziative di un circolo, o anche solo vedere cosa facciamo?


Vieni a berti un bicchiere e a fare due chiacchiere con noi all'aperitivo natalizio di lancio del nascente circolo SEL del Centro Storico "Giorgio Ghezzi".
Con noi il collettivo TraumFabrik, che realizzerà un'esposizione di murales.


Ti aspettiamo! 

Venerdì 7 dicembre
ore 19
Spazioindue
Vicolo Broglio
(qui l'evento facebook) 

sabato 1 dicembre 2012

Le nostre idee sul ballottaggio

In vista del voto al ballottaggio delle primarie del centrosinistra di domani 02.12.12, ci sembrava doveroso esprimere la nostra posizione a riguardo.
Come già dichiarato dal nostro candidato Nichi Vendola, non è assolutamente presumibile un nostro endorsement a Matteo Renzi.
Non vorremmo però che fosse conseguentemente dato per scontato un nostro appoggio a Pierluigi Bersani, che, pur essendo più vicino alle nostre posizioni, deve necessariamente considerare le priorità programmatiche di Nichi Vendola stesso (in materia di immigrazione, cultura, diritti civili e lavoro), per avere il nostro palese sostegno.
Concludiamo dicendo che non abbiamo fatto campagna elettorale né per l'uno né per l'altro candidato, per il fatto che alcuni di noi conservano ancora dubbi sulla candidatura a guida della nostra coalizione di Pierluigi Bersani.
Auspichiamo tuttavia un suo spostamento decisivo verso la nostra linea politica per ricostruire insieme un vero e forte centrosinistra.
Gli Studenti di Bologna per Vendola

lunedì 26 novembre 2012

La mia, su com’è andata - Lorenzo

La mia, su com’è andata.

Ieri quando ho visto le prime proiezioni non ci credevo. Il 14 per cento? Davvero? Non credevo che saremmo andati al ballottaggio (un po’ ci speravo), ma nemmeno mi aspettavo di avere un risultato così basso (il 15,6% finale). Pensavo partissimo dal 18 per cento… ma pazienza.

Pensandoci poi a mente fredda, non è andata così male. Ci sono lati positivi. E non pochi. Ero ottimista perché avevo visto davvero grande entusiasmo intorno a Nichi Vendola, moltissimi amici e conoscenti che non credevo elettori di Nichi mi hanno fatto sapere che lo avrebbero votato. Il suo comizio a Bologna è stato una grande emozione, e mi ha fatto sognare. Credo che tutta questa energia positiva sprigionata da questa campagna infatti non andrà perduta, e sono convinto che alle politiche SEL farà un balzo in avanti. Come ha detto Nichi, in più, abbiamo introdotto in questa campagna idee che erano necessarie: l’antiliberismo, l’attenzione ai diritti sul lavoro, piani a favore della ricerca e della scuola pubblica. “E’ stato il tempo della semina” ha detto Nichi, e sono d’accordo con lui (e trovo peraltro faccia metafore molto migliori di Bersani, ma tant’è).

Dall’altro lato, però, non si può non sottolineare che il risultato è stato deludente. Anche se abbiamo delle scusanti: la campagna è entrata nel vivo solo l’ultimo mese, data l’attesa della sentenza pendente su Vendola, e un clamore mediatico decisamente inferiore rispetto ai candidati principali del PD, Bersani e Renzi. Questi ultimi due erano sicuramente meglio vendibili a un pubblico ampio sulla stampa e sull’informazione: i loro due personaggi antagonisti (e facilmente vendibili), ovvero “il rottamatore” e “la vecchia guardia” hanno appassionato il dibattito politico italiano, e in fin dei conti, essendo entrambi del Partito Democratico, che è un partito molto più grande e radicato di Sinistra Ecologia e Libertà, hanno avuto anche mezzi finanziari enormi e un supporto logistico migliore. Chi con me ha fatto questa campagna sa bene le difficoltà di far parte di un piccolo partito dotato di scarse risorse; nonostante ciò, sono orgoglioso di come abbiamo portato avanti la campagna, davvero. E’ stata un’esperienza emozionante.

Ma ora è lecito chiedersi cosa verrà dopo. Siamo davanti a un ballottaggio che si preannuncia combattuto: Renzi ha a sorpresa vinto nelle regioni del Nord, mentre Bersani ha mantenuto un distacco dallo sfidante che gli permette di essere fiducioso (44% contro il 36% del sindaco di Firenze) e un voto in gran larga maggioritario al Sud. A questo punto i voti di Vendola (quasi 500000), diventano decisivi, e Nichi ha giustamente detto che si valuterà chi votare sulla base delle proposte che faranno. Credo che alla fine un voto pro-Bersani dei Vendoliani in funzione anti-Renzi garantirà al segretario del PD un’agile vittoria, ma non la si può dare per scontata, dato che il sindaco toscano ha mostrato di essere un valido avversario.

Penso che in ogni caso il voto per Renzi sia stato un voto in maggioranza di protesta, data l’avversione (giustificata) di molti elettori PD verso la classe dirigente del proprio partito, la quale negli ultimi vent’anni a parte le parentesi prodiane non ha saputo dare risposte adeguate alla voglia di cambiamento nel mentre Berlusconi instupidiva l’Italia a colpi di pubblicità, starlette e proclama televisivi. Il PDS, i DS e il PD non hanno mai saputo in questi anni dare un’alternativa sociale e culturale a quel mondo che Berlusconi impersonava e amplificava attraverso le sue televisioni. Può Bersani darla in questo momento storico, in cui l’Antiberlusconismo non ha più ragione d’esistere, data la totale decadenza della sua figura e del suo partito (e anche del suo lifting)? Può Renzi cambiare la sinistra e portarla alla vittoria, prendendo anche questi discussi voti del centrodestra?

Queste domande meritano diverse considerazioni. Ora il pensiero dominante non è più un’opposizione tremenda ed esacerbante su Berluconi e solo su di lui, ma è il giudizio positivo sul governo Monti. Il governo del Professore (il quale non ha mai mancato di sottolineare la continuità fra lui e la precedente legislatura) ha fatto politiche di destra, ma nonostante questo è stato universalmente acclamato dalla stampa di sinistra: certo veniva dopo Berlusconi, ed è figura di tutt’altro spessore. Ma quello che il suo governo ha fatto è stato togliere decenni di diritti conquistati attraverso lotte sindacali (l’articolo 18), riforme pensionistiche che hanno aggravato la situazione invece che migliorarla (vedi il pasticcio sugli esodati), e un aggravamento delle tasse. Noi di SEL proponiamo politiche diverse, e si è visto credo con grande chiarezza durante questa campagna, ma il Centrosinistra e i suoi protagonisti al ballottaggio, a questo proposito?

Pierluigi Bersani è un politico navigato ed è stato un ministro coraggioso in campo economico. Tra i componenti storici del suo partito è certamente il più presentabile. Ve la sareste vista Rosy Bindi alle primarie? Per carità, a me non dispiace, ma non ha certo l’eloquio del leader che trascina le masse. Bersani ci riesce un filino meglio, anche se per me non è certo un campione. Il segretario del PD è stato la guida del partito negli ultimi tre anni e durante la difficile transizione di quest’Inverno verso il governo tecnico. Come segretario è sempre stato indeciso nella definizione di linee guida: la dimostrazione è che ha firmato un patto d’Intenti con SEL ma ancora si parla di un’alleanza con Casini, e lo stesso leader del Partito Democratico non l’ha mai bocciata come ipotesi. Tra i suoi sostenitori vi è tutta l’ala sinistra del partito: i vari Fassina, Cofferati e Damiano, tutto l’establishment della classe storica del partito (che con una vittoria di Renzi finirebbe a gambe all’aria), ma anche la parte democristiana e montiana (Letta, Bindi, ecc. ecc.). Questo fa capire che il programma di Bersani è una vera incognita; il patto che ha firmato con SEL e il PSI (a proposito, l’utilità del partito Socialista nella coalizione me la spiegate?) vede un’agenda per il paese in parte diversa da quella di Monti, ma bisogna ricordarsi che il politico piacentino non ha nessun’intenzione di abolire la riforma Fornero, ad esempio. E questa è un’ipoteca enorme su un futuro governo della coalizione coi partiti sopracitati. Da un altro lato, moltissimi elettori sono stanchi di vedere le stesse facce a capo del partito che hanno sempre votato, e non li si può biasimare dati i risultati degli ultimi vent’anni.

E qui arriviamo a Renzi. Io sono convinto che il voto in suo favore, a maggior ragione nelle regioni del Nord, sia stato un voto di protesta per le ragioni che ho scritto qualche riga più in su. Diversi elettori di Renzi mi hanno confidato di aver votato il rampante Sindaco fiorentino per voglia di facce nuove, e per vincere. Ma può davvero farcela alle politiche? Io personalmente non ci credo. Ha conquistato molto favore anche nel centrodestra, certo. Tengo a sottolineare che io non sono uno che queste cose le condanna a prescindere: Matteo Renzi è un bravo politico e non ci sono dubbi che abbia personalità. Il suo programma è un misto della sua esperienza di amministratore e dell’apporto del liberismo in campo economico, e ha il vantaggio di essere chiaro e diretto nelle proposte e non fumoso come quello del suo segretario. Ma personalmente non credo alle sue idee. Il liberismo è stata la causa della crisi e non possiamo pensare ancora che la mancanza di vincoli alla finanza e il libero accesso ai capitali mondiali facciano bene al nostro paese. In più, per quanto il programma del sindaco sia attento a certi aspetti (soprattutto alla pubblica amministrazione), a mio parere manca l’obiettivo di convincere sul suo discorso sullo Stato. Renzi lo vuole semplice e piccolo, modellandosi sulla “tradizione Blairiana”. Non sa però che il modello del Labour di Blair viene rottamato dallo stesso partito Laburista di oggi in patria ed è visto da quasi tutti gli osservatori politici come la causa della difficile crisi in cui la Gran Bretagna si trova adesso. Qualcuno glielo spieghi, per favore. Una sua vittoria spaccherebbe sicuramente il PD in due, allontanerebbe SEL e Renzi si troverebbe sicuramente vincitore, ma in un mare in tempesta. E non si allontanerebbe dalle percentuali di oggi del PD (32%). Renzi mira a fare il pigliatutto: il suo programma (per quanti dei suoi elettori l’hanno letto, ovviamente: io non credo siano così tanti) ma soprattutto il suo personaggio è di fascino per l’elettore medio. E’ giovane, in rotta di collisione con l’establishment del partito e ha idee viste come “nuove”. Ma quello che probabilmente è sfuggito è stato che le sue proposte sono tutt’altro che innovatrici. Non a caso il sindaco di Firenze, ospite a Servizio Pubblico, alla domanda di Luisella Costamagna su cosa lo differenziasse a livello ideale e pratico dal D’Alema di quindici anni fa ha svicolato per cinque minuti buoni.

Ho già parlato del voto per Renzi come voto “contro”. La storia del voto di protesta ci accompagna da tempo, sia chiaro: e se Grillo è al 17% c’è sicuramente un perché, purtroppo. Le primarie dovevano essere e sono state raccontate come il trionfo del “credere” in un candidato, mentre io purtroppo ho visto poca partecipazione attiva e un voto dettato negli elettori da poche semplici ragioni: per Renzi il “rinnovamento”, per Bersani l’essere contro Renzi oppure perché è il segretario e “si vota sempre il segretario”. Magari mi sbaglio, chissà, ma io credo che noi di SEL ci siamo dimostrati la parte più vitale del centrosinistra e questo ci deve rendere fieri. La partecipazione è stata ampia, bella e davvero “partecipata”. Ma penso che chi abbia votato Vendola abbia scelto non solo una persona o quello che si vede in cinque minuti di TG1, ma ideali e valori. E quindi ho grandi speranze.

Nel frattempo, però, Domenica c’è il ballottaggio. Fra gli amici di SEL vedo due tendenze: c’è chi starà a casa e chi andrà a votare Bersani, naturalmente in mezzo agli indecisi. Non credo che si possa a cuor leggero votare Renzi se si è votato Vendola. I due rappresentano due modelli di sinistra (sempre se consideriamo Renzi di centrosinistra e non di centro e basta) e di politica in generale. Io dopo una lunga riflessione ho deciso di votare Pierluigi Bersani. Non mi fido troppo del suo recente passato come segretario ma voglio sperare che come candidato Premier si liberi del peso del suo establishment e proponga volti nuovi e una rinnovata spinta riformatrice che sotto sotto ha. In più, voglio credere al fatto che la carta d’Intenti sia la base per il nuovo governo del paese, e l’avversario del Segretario PD non si farebbe problemi a usarla come carta igienica. Ammetto che poi non ho simpatie per Renzi e in parte per i suoi sostenitori, e vederlo come candidato Premier del centrosinistra mi farebbe un po’ male al cuore.

Io capisco chi starà a casa Domenica, sia chiaro: ma ho fatto una scelta di campo, nonostante tutto. Fra un centro poco convincente e una sinistra moderata che può garantire un futuro alla coalizione. Vedremo come andrà.

Lorenzo 

sabato 24 novembre 2012

Grazie a tutti

Ed eccoci qui, ormai alla vigilia delle primarie.
Vogliamo ringraziarvi tutti già oggi, perché già da oggi ci possiamo dire estremamente soddisfatti del risultato.
Perché durante questa campagna abbiamo provato sulla nostra pelle che cosa significa credere ancora nella politica, quella vera. 
La politica delle idee, della condivisione, dello sforzo comune per un obiettivo, del volontariato.
La politica pulita, idealista, perché sì: siamo giovani e ancora pieni di belle speranze. 
Libertà è partecipazione, diceva Giorgio Gaber...noi oggi ci sentiamo liberi.
Buon voto a tutti,
gli Studenti di Bologna per Vendola 



Banchetto raccolta firme per la candidatura di Nichi

Biciclettata della Terra: 17.11.12




Consegna a Nichi della nostra lettera aperta sull'istruzione


17.11.12









BookMob, 06.11.12


Biciclettata della Terra, 17.11.12


Nichi Vendola al Centro Costa, 17.11.12

venerdì 23 novembre 2012

La risposta di un Professore - #10righeperVendola


In tanti avete letto e fatto girare le nostre #10righeperVendola, vi ringraziamo tutti.
Ci sembrava carino, da studenti, pubblicare qui le 10 righe di risposta che ci ha inviato un docente universitario.
Ringraziamo Leonardo Altieri: 

Voto Vendola perchè bisogna investire (e non tagliare) nella ricerca, nell'istruzione, nella cultura, nella sanità, nei servizi sociali pubblici.
Voto Vendola perchè nella scuola e nell'università è indispensabile affiancare al merito e all'eccellenza forti politiche di diritto allo studio, senza le quali la "meritocrazia" aumenta semplicemente le differenze e le distanze sociali.
Voto Vendola perchè le risorse per affrontare la crisi vanno cercate in chi in 30 anni di liberismo si è arricchito  e nel taglio delle assurde spese militari (a cominciare dai caccia-bombardieri).
Voto Vendola per dare speranze alle giovani generazioni che hanno bisogno di uno stato che investe e non che tagli i servizi e i diritti.
Voto Vendola per rimediare alle ingiustizie sociali prodotte dal governo dei "Tecnici", a cominciare dalla crudele legge sulle pensioni in combinato con l'attacco allo Statuto dei Lavoratori, conquistato con le lotte e i sacrifici di tanti anni.
Voto Vendola perchè non esistono "tecnici" neutrali, ma che stanno o dalla parte della grande finanza o dalla parte della giustizia sociale.
Voto Vendola per contribuire a guarire un'Italia che è in parte ancora malata di demagogia, anche nel centro-sinistra là dove c'è chi vuole non solo rottamare i vecchi politici, ma vuole in realtà rottamare la sinistra della giustizia sociale, della riconversione ecologica, del pacifismo, per continuare le politiche di austerity a senso unico dei "tecnici.

giovedì 22 novembre 2012

Memo termine registrazione fuorisede



Ricordiamo ai fuorisede che il termine per registrarsi come elettori alle primarie del centrosinistra è domani, venerdì 23 novembre, entro le ore 19. 

Oltre ai banchetti per la registrazione presenti in Largo Respighi e altri posti in centro.
Gli interessati possono registrarsi presso il coordinamento provinciale "Italia Bene comune":
- in via Boldrini 24 dalle 10.00 alle 16.00
- mandando un'e-mail a bologna@primarieitaliabenecomune.it 
- mandando un fax al numero 051/5285970
Il richiedente:
- deve allegare copia di un documento d'identità,  (non serve invece la tessera elettorale) 
- può indicare l'indirizzo in cui si troverà il 25 novembre e il coordinamento gli comunicherà il seggio a lui più vicino per votare. Se non esprime indicazioni verrà assegnato il seggio di Vicolo Bolognetti, 2. 
- ritirerà il certificato elettorale, compirà il versamento di 2 euro e potrà espletare tutte le operazioni di registrazione al momento del voto.


lunedì 19 novembre 2012

Prossimi appuntamenti

 


Diamo inizio all'ultima settimana prima delle primarie del 25 novembre segnalandovi varie iniziative interessanti organizzate dal Comitato Bologna con Vendola:

- lunedì 19 novembre
Orazione civile per la resistenza 
Sala Silentium, vicolo Bolognetti 2
ore 21.30
Reading letterario di Daniele Biacchessi, che racconterà la Resistenza.
Cosa è accaduto in Italia fra l'8 settembre 1943 e il 25 aprile 1945?
Una guerra civile oppure una guerra di Liberazione contro la dittatura fascista e l'occupazione tedesca?
I termini sono importanti per definite l'esito della Storia.
(qui l'evento facebook).

- martedì 20 novembre
Con la cultura non si mangia...OPPURE VENDOLA
Il valore della produzione artistica e culturale
Sala Renzo Imbeni (ex Sala Bianca), Comune di Bologna - Palazzo d'Accursio 
con Massimo Mezzetti, Maurizio Tarantino, Beppe Fiorelli, Elia Mazzoni, Andrea Groppiero, Vittorio Capecchi, Stefano Bonaga
Ingresso ad offerta libera
(qui l'evento facebook).

Vi ricordiamo che martedì 20 è il termine per la registrazione del voto dall'estero, per maggiori informazioni sul voto fuorisede e su come si vota dall'estero, guardate qui.

Video di Nichi Vendola al Teatro delle Celebrazioni

Primarie del Centrosinistra 2012
Nichi Vendola
17.11.12
Teatro delle Celebrazioni
Via Saragozza 234
Ore 21

Per chi non fosse riuscito a venire sabato, qui di seguito i video del comizio, a cura del comitato di Bologna con Vendola.

Ha introdotto l'incontro Egle Beltrami, del Comitato Bologna per Vendola, la quale ha simbolicamente consegnato i libri candidati al Governo con l'iniziativa Bookmob con Vendola, libri esposti sul palco (potete vedere la lista completa qui ).



Ha parlato poi il professore di Storia dell'Arte Eugenio Riccomini, il quale ha ribadito l'importanza della cultura anche come amore per l'arte, esortando i giovani a visitare le pinacoteche e chiedendo al presidente della Puglia di impegnarsi affinché anche l'arte venga portata al governo.




Dopo Riccomini è intervenuto un delegato della Fiom, Gianni Bortolini, che ha posto l'accento sul tema del lavoro e della contrattazione nazionale e aziendale.




Poi ha parlato Nichi, partendo dai libri e dalla cultura per arrivare a toccare i temi del lavoro, dell'istruzione, dell'uguaglianza sociale, dei diritti civili e dell'Europa.



Parte due 
Parte tre
Parte quattro
Parte cinque
Parte sei
Parte sette
Parte otto
Parte nove 

domenica 18 novembre 2012

BookMob: lista dei candidati al Governo



- La letteratura dell'alfabeto
- Don Chisciotte della Mancia, Miguel de Cervantes
- Un paese bambino
- Il giornalino di Gian Burrasca, Vamba
- Lettere Luterane, Pier Paolo Pasolini
- L'amico ritrovato, Fred Uhlman
- Il secolo breve, Eric Hobsbawm
- Il piccolo principe, Antoine de Saint-Exupéry
- E le stelle stanno a guardare, A. Joseph Cronin
- L'Approdo, Shaun Tan
- Kafka sulla spiaggia, Haruki Murakami
- Armi, acciaio e malattie. Breve storia del mondo negli ultimi tredicimila anni, Jared Diamond
- L'enigma del capitale e il prezzo della sua sopravvivenza, David Harvey
- Il Vangelo secondo Gesù Cristo, José Saramago
- Il diario di Jane Somers, Doris Lessing
- Le menzogne della notte, Gesualdo Bufalino
- Il buio oltre la siepe, Harper Lee
- Nelle immagini l'anima, Antonia Pozzi
- Cecità, José Saramago
- Donne dagli occhi grandi, Angeles Mastretta
- Frammenti di un discorso amoroso, Roland Barthes
- Diario di scuola, Daniel Pennac
- Arte di ascoltare e mondi possibili, Marianella Sclavi
- Peggio di un bastardo, Charles Mingus
- Queste oscure materie, Philip Pullman
- Siamo uomini o caporali?, Antonio De Curtis
- Il caso Tortora, Scuola di Giornalismo Suor Orsola Benincasa
- Assassinio nella Cattedrale, T.S. Eliot
- Danny l'eletto, Chaim Potok
- Trilogia della città di K., Agota Kristof
- Il giovane Holden, J.D. Salinger
- Le avventure di Huckleberry Finn, Mark Twain
- Lettera ad una professoressa, Don Lorenzo Milani e la Scuola di Barbiana
- Il processo sette aprile, Manifestolibri
- Le meraviglie d’Italia. Gli anni, Carlo E. Gadda
- Prime fiabe e filastrocche, Gianni Rodari
- La coscienza di un liberal, Paul Krugman
- Solo andata. Righe che vanno troppo spesso a capo, Erri De Luca
- Quel che resta del giorno, Kazuo Ishiguro
- Il problema Spinoza, Irvin D. Yalom
- Viaggio alla fine del millennio, Abraham Yehoshua
- La peste, Albert Camus
- Cent'anni di solitudine, Gabriel Garcia Marquez
- Il Signore degli anelli, J.R.R. Tolkien
- Fahrenheit 451, Ray Bradbury
- Fiabe dei fratelli Grimm
- Fiabe di Charles Perrault
- Operette morali, Giacomo Leopardi
- I padroni del cibo, Raj Patel
- Le città invisibili, Italo Calvino
- La Costituzione della Repubblica Italiana
- L’età dei diritti, Norberto Bobbio
- Vogliamo tutto, Nanni Balestrini
- Zeitoun, Dave Eggars
- Cuore di tenebra, Joseph Conrad
- L’amore ai tempi del colera, Gabriel Garcia Marquez
- Origine della disuguaglianza, Jean-Jacques Rousseau
- Indignatevi!, Stéphane Hessel
- Lo Zen e l’arte della manutenzione della motocicletta, Robert M. Pirsig
- Mi fido di te, Francesco Abate e Massimo Carlotto
- Matilde, Roald Dahl
- Saggio sulla lucidità, José Saramago
- Pappagalli verdi, Gino Strada
- Le poesie di Léopold Sédar Senghor
- Finzioni, Jorge Luis Borges 
- Mimesis, Erich Auerbach
- L’uso dei piaceri, Michel Foucault
- La banalità del male, Hannah Arendt
- Poesia e magia, Anita Seppilli
- Il diavolo, certamente, Andrea Camilleri
- L’arte di amare, Erich Fromm
- Per la pace perpetua, Immanuel Kant
- Il volto umano di un rivoluzionario: la straordinaria avventura di Giuseppe Di Vittorio, Davide Lajolo
- Il manifesto di Ventotene, Altiero Spinelli ed Ernesto Rossi

La lista dei candidati è stata consegnata a Nichi Vendola al Teatro delle Celebrazioni di Bologna, il 17 novembre 2012.
I libri da questa data vagheranno per la città, sugli autobus, nei parchi, nei bar: sono riconoscibili grazie all'adesivo identificativo "Bookmob con Vendola" e tra qualche mese verranno raccolti per essere donati a chi ha più bisogno di loro: scuole, istituti di detenzione, biblioteche, ecc.
Se volete rimanere informati sull'iniziativa seguite BookMob con Vendola

sabato 17 novembre 2012

Lettera aperta del Comitato Studenti a Nichi

Di seguito il testo della lettera che abbiamo consegnato di persona a Nichi Vendola oggi pomeriggio, al Mercato della Terra, a Bologna.

Presidente,
Noi ragazze e ragazzi del Comitato “Studenti di Bologna Per Vendola” abbiamo deciso di stilare questo documento, diviso in cinque punti chiave, per ribadire le nostre posizioni in merito alla situazione scolastico-universitaria di questo paese. Abbiamo voluto consegnarlo direttamente nelle Sue mani, perché dopo tutto il lavoro svolto ci sembrava doveroso assicurarsi che queste nostre parole Le arrivassero. Ci rispecchiamo pienamente nel Suo programma, e vogliamo Lei a capo del centrosinistra.
  1. La scuola e l’università sono degli studenti. Il diritto allo studio è imprescindibile. Lontani da ogni idealismo, pensiamo che si debba investire maggiormente nel welfare studentesco, soprattutto in quelle realtà che ancora soffrono di abbandono e arretratezza, per raggiungere i livelli minimi di formazione richiesti dall’UE. Bisogna rifinanziare le borse di studio e risistemarne i criteri di attribuzione, creare sistemi di trasporto pubblico gratuiti per gli studenti e rilanciare l’edilizia scolastica. Ribadiamo poi la centralità e l’importanza della “questione casa”, allontanare i giovani dagli studentati, infatti, significa troppo spesso lasciarli in balia delle logiche truffaldine degli affitti. 
  2. L’ università deve essere “aperta”.  Non vogliamo più sentire parlare di numero chiuso. Crediamo che a tutti gli studenti debba essere concessa l’opportunità di studiare ciò che vogliono senza vincoli “burocratici”, lasciando solamente a loro stessi l’onere di ritirarsi dagli studi, compiendo così un reale percorso formativo.
  3. Ostacolare il clientelismo con la piena accettazione del valore legale del titolo di studio. In sede di colloquio lavorativo il diverso peso didattico delle università, allo stato dei fatti, non può che rimanere un mero e riprovevole pregiudizio.
  4. È necessario ridefinire i contratti di stage e apprendistato, e potenziare i percorsi d’inserimento lavorativo già presenti nelle scuole e nelle università. Soprattutto per queste ultime, riteniamo sia opportuno valorizzare il ruolo del tirocinio, perché sia una vera occasione di lavoro indipendentemente dalla retribuzione. Noi non ci accontentiamo. Siamo pronti a lavorare e a partire dal basso. Ma vogliamo anche essere messi nelle condizione di puntare in alto, lavorando in luoghi formativi e stimolanti.
  5. NO alla Legge Aprea. Le scuole non devono diventare delle “aziende partecipate”; per questo motivo siamo totalmente contrari al sostegno economico (a prescindere da qualsiasi cifra) per le attività scolastiche da parte dei privati. La scuola deve restare pubblica, e i bilanci scolastici devono necessariamente essere del tutto trasparenti. Non si può rischiare che un’istituzione pubblica diventi ostaggio degli interessi dei privati stessi, perché lo Stato ha il dovere di provvedere da solo al suo sviluppo. I nuovi organi di consiglio scolastici inoltre, non possono in nessun modo avere il compito di negare il diritto mensile di assemblea per gli studenti.

“Il 25 Novembre, Noi ci candidiamo”
Bologna, 17/11/2012 Comitato Studenti di Bologna Per Vendola

mercoledì 14 novembre 2012

10 righe per Vendola


Votiamo Vendola perché...    
Dieci righe a sostegno del nostro candidato.
Voto Vendola perché ho 18 anni e l’articolo 18 non so ancora cosa sia.
Voto Vendola perchè, quando lo saprò, voglio che quel 18 resti un numero bello, pulito, come i miei sogni.
Voto Vendola perché il doppio di 18 è 36, e l’articolo 36 della nostra Costituzione dice che “il lavoratore ha diritto ad una retribuzione sufficiente ad assicurare a sé e alla sua famiglia un’esistenza libera e dignitosa", ma finora ho visto solo la dignità degli operai di Mirafiori macellare al sole di mille promesse.
Voto Vendola perché il triplo di 18 è 54, e l’articolo 54 della nostra Costituzione dice che “i cittadini cui sono affidate funzioni pubbliche hanno il dovere di adempirle con disciplina e onore", ma l’odore di quell’onore non lo respiro da tempo.
Voto Vendola, perché, alla fine, con qualunque numero o articolo io faccia i calcoli, solo con Nichi i conti tornano. Alessandra
Voto Vendola perché sono giovane e ho bisogno che qualcuno mi parli ancora di speranza e di cose belle e non di tecnicismi nascosti da pragmatismo inconcludente.
Voto Vendola perché sono venuta a studiare a nord ma non voglio che questa bellissima esperienza giovanile diventi una scelta per la vita.
Perché io non voglio cedere alle sirene straniere, anche se la mia terra maltrattata non ha nulla da offrirmi.
Un giorno tornerò alle mie radici e lavorerò per liberarle dalle spine che le insidiano.
E allora voto Vendola perché so che aiuterà me e gli altri a tagliar via quelle spine e a chi dice che queste sono solo parole rispondo che la parola di un uomo è il più duraturo dei materiali (cit.). Arianna


Da tempo ho la sensazione di vivere in uno stato orfano del valore e del concetto stesso di libertà d’espressione; uno stato con la esse minuscola, governato da una classe dirigente che gioca con la parola “responsabilità” e che, forse, non ha mai compreso appieno che la politica è un’arte e una vocazione e non un privilegio lontano dalla meritocrazia.
Voto Vendola, perché credo sia un’occasione di rivincita per tutto il paese. 
Un distacco da un passato incentrato su logiche politico-sociali superate. 
La vera possibilità per l’Italia di crescere toccando con mano la realtà che la circonda. Davide


Io voto Vendola perché la sua politica è quella che voglio vivere e fare mia.
Io voto Vendola e voto le sue idee, è il rappresentante dell’unica Italia che voglio al governo.
Io voto Vendola perché la classe dirigente deve cambiare e lui è il migliore inizio che io possa immaginare.
Io voto Vendola anche se ora non è il suo, il carro trainante. Voto Vendola anche se la sua strada è quella più in salita, perché credo che in cima la vittoria possa essere enorme.
Io voto Vendola perché la sua politica è cittadinanza, l’unica in cui mi riconosco.
Io voto Vendola perché crede nei giovani, nello studio, nella naturale curiosità e nella ricchezza delle arti.
Io voto Vendola perché lui voterebbe me e con me tutti quei giovani che con coraggio operano e crescono.
Io voto Vendola perché crede che la crescita culturale sia la maggiore ricchezza possibile, io lo voto perché riconosce quanto prezioso sia il patrimonio artistico italiano.
Io voto Nichi Vendola perché le sue parole mi ridanno ogni volta l’orgoglio di essere italiana. Elena


Voto Nichi Vendola perché ha ridato dignità alla figura del politico, persona colta che si mette al servizio dei cittadini con rispetto, onore e dedizione. Come disse Gandhi, il Presidente è il primo servitore.
Voto Vendola perché, come lui, della politica sono innamorata: quella nobile di chi per vocazione decide di dedicare le proprie energie a rendere migliore il proprio paese; quella della vibrante retorica dei grandi discorsi; quella che in tempi di crisi sa riaccendere la speranza di un futuro migliore; quella di un'instancabile lotta alla mafia e per la legalità; quella dei diritti.
Voto Vendola perché, per quanto sia una terra difficile e di contrasti, amo questo Bel Paese, e vedo in Nichi la possibilità concreta di rialzarlo, partendo dalla cultura, che ne è la forza e la bellezza.
Lo voto perché altri possano condividere questo amore, senza essere costretti a scegliere fra Patria e Futuro.
Voto Nichi Vendola perché credo in un'Italia migliore, e non voglio, non posso stare seduta ad aspettarla.
Emily


Il 25 novembre voterò Nichi Vendola. L'ho conosciuto alla manifestazione dell'11 ottobre 2008. Qualche mese prima la Sinistra Arcobaleno era stata sconfitta alle elezioni, non era entrata in Parlamento, avevano trionfato PDL e Lega e il PD veltroniano si apprestava a mesi di fiacca opposizione. Quel giorno chiesi a Nichi: "riunisci la Sinistra" " ci stiamo provando", mi rispose.
Bene, io credo che in questi anni difficili e duri, Vendola non abbia solo dimostrato che la Sinistra può ancora esistere in questo Paese, ma che addirittura possa vincere. Nichi si è speso tanto per le vittorie in Puglia, a Milano, a Cagliari, a Genova, a Rieti, nei referendum. C'è sempre stato quando la Sinistra ha alzato il tiro, con coraggio, è tornata a dire le sue parole, a parlare con la sua gente. Ora Nichi sta provando a farlo su scala nazionale. E' il momento più difficile, il passo più delicato, di quella "lunga marcia" partita tanti, ormai, anni fa. Non mi sento di abbandonarlo ora, perché ha sempre provato a onorare quella promessa di un semplice Giovane Comunista appena maggiorenne.
Il 25 novembre voto Vendola per l'Italia, certo, ma anche per la Sinistra. La mia, Sinistra. Federico

Io voto Vendola perché è l'unico da cui mi sento rappresentato.
Io voto Vendola perché parla di temi a me cari: scuola, cultura, lavoro, occupazione, energie alternative, reddito, sindacato, diritti, dignità..
Io voto Vendola perché credo che con lui si possa cambiare lo stato di cose presenti.
Io voto Vendola perché adesso è giunto il momento di creare un Italia e un Europa diversa, scritta dai molti e non dai pochi.
Io voto Vendola perché ho deciso di candidarmi con lui.
Io voto Vendola perché voglio ricominciare a sperare in un futuro diverso.
  Francesco 

Ho 18 anni e, oltre a studiare in un liceo classico, sono anche impegnato nella rappresentanza degli studenti stessi.
Questo per dire che ogni giorno vivo il mondo della cultura, il suo lato più bello forse, quello della scuola.
Ma nello stesso tempo mi confronto anche con il suo lato peggiore, la sua peggiore malattia, che io chiamo precarietà.
Ecco, io voto Vendola perché è l'unico candidato in queste primarie ad aver individuato nella cultura e nell'abbattimento della precarietà la vera chiave per uscire dalla crisi e rimettere in campo una nuova idea di crescita e di benessere realmente diffuso. Giacomo



Voto Vendola per molte ragioni. Io studio economia, e posso dire che secondo me quello che decide la bontà delle azioni di un politico è per la maggior parte derivante dalla sua azione in campo economico. Credo soprattutto che l'importante sia quanto il politico sia deciso nella sua azione. Nichi Vendola è uno dei pochi ad avere le idee chiare sull'economia: è l'unico politico di centrosinistra che non si rimanda al comunismo a contrastare il liberismo su una base pratica e non strettamente ideologica. Vendola sa chi ha causato la crisi e non ha paura di condannarlo: i top manager delle grandi banche, la deregolazione dei mercati finanziari e il liberismo di stato. Ha capito che l'unico modo per uscire dalla crisi è rovesciare il rapporto insano che si è instaurato fra economia e politica negli ultimi trent'anni: non dev'essere l'economia che determina la politica, ma il contrario. E nello stagno delle idee del centrosinistra, questa è un'idea vincente, e per questo lo voterò.  Lorenzo


Voto Nichi Vendola, perché ritengo che sia l’unico capace di ripristinare il primato della politica sull’economia, cercando di porre regole e paletti sui mercati finanziari.
Voto Nichi Vendola, perché può essere l’argine al liberismo dell’austerity che è entrato, oltre all’ambito economico della nostra vita, anche nell’ambito culturale e sociale, imponendo la visione dei soli profitti.
Nichi Vendola può essere la vera svolta, il volto nuovo della sinistra che pone l’accento sui diritti civili e rimette il lavoro al centro della scena sociale.
Voto Vendola perché credo in un Italia migliore.  Marco

Se la nostra idea ti è piaciuta, scrivi anche tu le tue #10righeperVendola

COMUNICATO STAMPA - Adesione manifestazione 14.11.12

“ABOLIRE IL NUMERO CHIUSO, APRIRE LE UNIVERSITA’ ”

Oggi, Mercoledì 14 Novembre , il Comitato degli “Studenti di Bologna per Vendola” vuole ribadire la sua piena solidarietà alla giornata nazionale di mobilitazione per il diritto allo studio. Saremo presenti nel corteo che attraverserà la nostra città, non come membri attivi di alcun partito o comitato elettivo, ma solamente come studenti, per manifestare liberamente il nostro disappunto verso la dilagante tendenza al numero chiuso nelle facoltà, il carente rifinanziamento delle borse di studio e il debole percorso di inserimento lavorativo per i giovani messo in atto oggigiorno dalle università.


Bologna, 14/11/2012 Comitato Studenti di Bologna Per Vendola


Mail: studentipervendola@gmail.com

lunedì 12 novembre 2012

Il confronto: da casa o insieme!




Siete tutti invitati a partecipare alla proiezione dell'atteso confronto tv tra Nichi Vendola, Matteo Renzi, Pier Luigi Bersani, Laura Puppato, e Bruno Tabacci in onda su Sky Tg24 oggi lunedì 12 alle 20.30
Ci vediamo quindi alla Sala del Silenzio, in Vicolo Bolognetti 2 a Bologna.
Vi aspettiamo numerosi, e l'invito è esteso ovviamente anche agli attivisti dei comitati di tutti gli altri candidati/e !

www.facebook.com/events/458546697524412/?fref=ts

Per chi non riuscisse a venire vi consigliamo la diretta streaming!
http://video.sky.it/news/diretta


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L'avete visto? Allora votate!
Primarie centrosinistra. Chi ha vinto il confronto? Vota il nostro sondaggio. - Il Fatto Quotidiano

domenica 11 novembre 2012

Nichi a Bologna





Vi aspettiamo Sabato 17 Novembre, alle 21, al Teatro delle Celebrazioni di Bologna, con Nichi Vendola!

Come raggiungere il teatro:
Il teatro delle Celebrazioni si trova in via Saragozza, 234, zona facilmente raggiungibile:
-  da chi arriva da fuori Bologna grazie alla sua vicinanza alle uscite della tangenziale n° 1 e 2 (direzione Stadio); 
- con l’autobus n. 20 che ha la fermata proprio davanti all’ingresso; 
Nelle immediate adiacenze passano altri autobus e ci sono i parcheggi di Via Saragozza, Via de Coubertin, Via Irma Bandiera, e piazza della Pace. 
(Qui l'evento facebook)

inoltre...
 - La mattina del 17 venite al Mercato della Terra, luogo da cui, alle 11, partirà una colorata pedalata sul centro di Bologna, per sostenere la candidatura di Vendola alle primarie e per pubblicizzare il suo passaggio a Bologna.

(Qui l'evento facebook)

- e Domenica 18 Novembre 
presso Vicolo Bolognetti ci sarà il
Cineforum del nostro Comitato
ore 20.30

sabato 10 novembre 2012

Hip Hop Pure! - Davide

Tutti i temi e gli slogan raccolti e riadattati in una canzone.
Rec: T Records Studio
Enjoy!

Voto fuorisede e dall'estero: istruzioni per l'uso



Fuorisede
I fuorisede (studenti e lavoratori) possono richiedere il certificato elettorale del centro sinistra per la provincia di Bologna, ma solo se residenti in un’altra regione.

1) Possono richiederlo presso il coordinamento
provinciale “Italia Bene comune” in via Boldrini, 24, dalle 10.00 alle 16.00 o via e-mail o fax, accompagnando la richiesta con una copia di un documento di identità. Il richiedente potrà indicare l’indirizzo in cui si troverà il 25 novembre e il coordinamento gli comunicherà il seggio a lui più vicino dove votare. Nel caso in cui il richiedente non esprima nessun indicazione o un’indicazione generica, gli sarà assegnato il seggio di Vicolo Bolognetti, 2. Il ritiro del certificato elettorale, il versamento dei 2 euro e tutte le operazioni di registrazione dovranno essere espletate al momento del voto. La mail del coordinamento è bologna@primarieitaliabenecomune.it. Il numero di fax è 051/5285970. Per questa modalità di iscrizione il termine sono le 19.00 del 23 novembre.

2 Possono recarsi personalmente presso l’ufficio elettorale più vicino a casa e registrarsi come fuorisede. Contestualmente ritireranno il certificato elettorale e verseranno i 2 euro. In questo caso, potranno votare nel seggio in cui si sono registrati. Per questa modalità di iscrizione il termine è il 20 novembre.

3 Possono fare domanda presso i punti di raccolta che saranno istituiti in centro nella settimana antecedente al voto compilando il modulo apposito (sempre corredato di fotocopia della carta d'identità), anche in questo caso l'assegnazione al seggio avverrà come in base alle modalità del punto 1. Il ritiro del certificato elettorale, il versamento del contributo e tutte le operazioni di registrazione dovranno essere espletate il giorno del voto)

I fuorisede si devono recare al seggio muniti di carta di identità, non è necessaria la tessera elettorale.

Per chi volesse la lista degli Uffici elettorali per la registrazione e il modulo per l’iscrizione del punto, mandateci una mail a studentipervendola@gmail.com e vi invieremo tutto! 

Fate circolare la notizia e iscrivetevi numerosi!

Aggiornamento del 18/11: il seggio per i fuorisede che nella fase di registrazione decidano di non esprimere una preferenza di zona dove votare è stato spostato da Via delle Belle Arti al Vicolo Bolognetti, 2.

Dall'estero:
Chi fosse interessato a votare dall'estero può farlo, registrandosi qui entro le ore 20 (italiane) del 20 novembre 2012 e votando tra le ore 15 di sabato e le ore 20 di domenica 25 novembre.