lunedì 26 novembre 2012

La mia, su com’è andata - Lorenzo

La mia, su com’è andata.

Ieri quando ho visto le prime proiezioni non ci credevo. Il 14 per cento? Davvero? Non credevo che saremmo andati al ballottaggio (un po’ ci speravo), ma nemmeno mi aspettavo di avere un risultato così basso (il 15,6% finale). Pensavo partissimo dal 18 per cento… ma pazienza.

Pensandoci poi a mente fredda, non è andata così male. Ci sono lati positivi. E non pochi. Ero ottimista perché avevo visto davvero grande entusiasmo intorno a Nichi Vendola, moltissimi amici e conoscenti che non credevo elettori di Nichi mi hanno fatto sapere che lo avrebbero votato. Il suo comizio a Bologna è stato una grande emozione, e mi ha fatto sognare. Credo che tutta questa energia positiva sprigionata da questa campagna infatti non andrà perduta, e sono convinto che alle politiche SEL farà un balzo in avanti. Come ha detto Nichi, in più, abbiamo introdotto in questa campagna idee che erano necessarie: l’antiliberismo, l’attenzione ai diritti sul lavoro, piani a favore della ricerca e della scuola pubblica. “E’ stato il tempo della semina” ha detto Nichi, e sono d’accordo con lui (e trovo peraltro faccia metafore molto migliori di Bersani, ma tant’è).

Dall’altro lato, però, non si può non sottolineare che il risultato è stato deludente. Anche se abbiamo delle scusanti: la campagna è entrata nel vivo solo l’ultimo mese, data l’attesa della sentenza pendente su Vendola, e un clamore mediatico decisamente inferiore rispetto ai candidati principali del PD, Bersani e Renzi. Questi ultimi due erano sicuramente meglio vendibili a un pubblico ampio sulla stampa e sull’informazione: i loro due personaggi antagonisti (e facilmente vendibili), ovvero “il rottamatore” e “la vecchia guardia” hanno appassionato il dibattito politico italiano, e in fin dei conti, essendo entrambi del Partito Democratico, che è un partito molto più grande e radicato di Sinistra Ecologia e Libertà, hanno avuto anche mezzi finanziari enormi e un supporto logistico migliore. Chi con me ha fatto questa campagna sa bene le difficoltà di far parte di un piccolo partito dotato di scarse risorse; nonostante ciò, sono orgoglioso di come abbiamo portato avanti la campagna, davvero. E’ stata un’esperienza emozionante.

Ma ora è lecito chiedersi cosa verrà dopo. Siamo davanti a un ballottaggio che si preannuncia combattuto: Renzi ha a sorpresa vinto nelle regioni del Nord, mentre Bersani ha mantenuto un distacco dallo sfidante che gli permette di essere fiducioso (44% contro il 36% del sindaco di Firenze) e un voto in gran larga maggioritario al Sud. A questo punto i voti di Vendola (quasi 500000), diventano decisivi, e Nichi ha giustamente detto che si valuterà chi votare sulla base delle proposte che faranno. Credo che alla fine un voto pro-Bersani dei Vendoliani in funzione anti-Renzi garantirà al segretario del PD un’agile vittoria, ma non la si può dare per scontata, dato che il sindaco toscano ha mostrato di essere un valido avversario.

Penso che in ogni caso il voto per Renzi sia stato un voto in maggioranza di protesta, data l’avversione (giustificata) di molti elettori PD verso la classe dirigente del proprio partito, la quale negli ultimi vent’anni a parte le parentesi prodiane non ha saputo dare risposte adeguate alla voglia di cambiamento nel mentre Berlusconi instupidiva l’Italia a colpi di pubblicità, starlette e proclama televisivi. Il PDS, i DS e il PD non hanno mai saputo in questi anni dare un’alternativa sociale e culturale a quel mondo che Berlusconi impersonava e amplificava attraverso le sue televisioni. Può Bersani darla in questo momento storico, in cui l’Antiberlusconismo non ha più ragione d’esistere, data la totale decadenza della sua figura e del suo partito (e anche del suo lifting)? Può Renzi cambiare la sinistra e portarla alla vittoria, prendendo anche questi discussi voti del centrodestra?

Queste domande meritano diverse considerazioni. Ora il pensiero dominante non è più un’opposizione tremenda ed esacerbante su Berluconi e solo su di lui, ma è il giudizio positivo sul governo Monti. Il governo del Professore (il quale non ha mai mancato di sottolineare la continuità fra lui e la precedente legislatura) ha fatto politiche di destra, ma nonostante questo è stato universalmente acclamato dalla stampa di sinistra: certo veniva dopo Berlusconi, ed è figura di tutt’altro spessore. Ma quello che il suo governo ha fatto è stato togliere decenni di diritti conquistati attraverso lotte sindacali (l’articolo 18), riforme pensionistiche che hanno aggravato la situazione invece che migliorarla (vedi il pasticcio sugli esodati), e un aggravamento delle tasse. Noi di SEL proponiamo politiche diverse, e si è visto credo con grande chiarezza durante questa campagna, ma il Centrosinistra e i suoi protagonisti al ballottaggio, a questo proposito?

Pierluigi Bersani è un politico navigato ed è stato un ministro coraggioso in campo economico. Tra i componenti storici del suo partito è certamente il più presentabile. Ve la sareste vista Rosy Bindi alle primarie? Per carità, a me non dispiace, ma non ha certo l’eloquio del leader che trascina le masse. Bersani ci riesce un filino meglio, anche se per me non è certo un campione. Il segretario del PD è stato la guida del partito negli ultimi tre anni e durante la difficile transizione di quest’Inverno verso il governo tecnico. Come segretario è sempre stato indeciso nella definizione di linee guida: la dimostrazione è che ha firmato un patto d’Intenti con SEL ma ancora si parla di un’alleanza con Casini, e lo stesso leader del Partito Democratico non l’ha mai bocciata come ipotesi. Tra i suoi sostenitori vi è tutta l’ala sinistra del partito: i vari Fassina, Cofferati e Damiano, tutto l’establishment della classe storica del partito (che con una vittoria di Renzi finirebbe a gambe all’aria), ma anche la parte democristiana e montiana (Letta, Bindi, ecc. ecc.). Questo fa capire che il programma di Bersani è una vera incognita; il patto che ha firmato con SEL e il PSI (a proposito, l’utilità del partito Socialista nella coalizione me la spiegate?) vede un’agenda per il paese in parte diversa da quella di Monti, ma bisogna ricordarsi che il politico piacentino non ha nessun’intenzione di abolire la riforma Fornero, ad esempio. E questa è un’ipoteca enorme su un futuro governo della coalizione coi partiti sopracitati. Da un altro lato, moltissimi elettori sono stanchi di vedere le stesse facce a capo del partito che hanno sempre votato, e non li si può biasimare dati i risultati degli ultimi vent’anni.

E qui arriviamo a Renzi. Io sono convinto che il voto in suo favore, a maggior ragione nelle regioni del Nord, sia stato un voto di protesta per le ragioni che ho scritto qualche riga più in su. Diversi elettori di Renzi mi hanno confidato di aver votato il rampante Sindaco fiorentino per voglia di facce nuove, e per vincere. Ma può davvero farcela alle politiche? Io personalmente non ci credo. Ha conquistato molto favore anche nel centrodestra, certo. Tengo a sottolineare che io non sono uno che queste cose le condanna a prescindere: Matteo Renzi è un bravo politico e non ci sono dubbi che abbia personalità. Il suo programma è un misto della sua esperienza di amministratore e dell’apporto del liberismo in campo economico, e ha il vantaggio di essere chiaro e diretto nelle proposte e non fumoso come quello del suo segretario. Ma personalmente non credo alle sue idee. Il liberismo è stata la causa della crisi e non possiamo pensare ancora che la mancanza di vincoli alla finanza e il libero accesso ai capitali mondiali facciano bene al nostro paese. In più, per quanto il programma del sindaco sia attento a certi aspetti (soprattutto alla pubblica amministrazione), a mio parere manca l’obiettivo di convincere sul suo discorso sullo Stato. Renzi lo vuole semplice e piccolo, modellandosi sulla “tradizione Blairiana”. Non sa però che il modello del Labour di Blair viene rottamato dallo stesso partito Laburista di oggi in patria ed è visto da quasi tutti gli osservatori politici come la causa della difficile crisi in cui la Gran Bretagna si trova adesso. Qualcuno glielo spieghi, per favore. Una sua vittoria spaccherebbe sicuramente il PD in due, allontanerebbe SEL e Renzi si troverebbe sicuramente vincitore, ma in un mare in tempesta. E non si allontanerebbe dalle percentuali di oggi del PD (32%). Renzi mira a fare il pigliatutto: il suo programma (per quanti dei suoi elettori l’hanno letto, ovviamente: io non credo siano così tanti) ma soprattutto il suo personaggio è di fascino per l’elettore medio. E’ giovane, in rotta di collisione con l’establishment del partito e ha idee viste come “nuove”. Ma quello che probabilmente è sfuggito è stato che le sue proposte sono tutt’altro che innovatrici. Non a caso il sindaco di Firenze, ospite a Servizio Pubblico, alla domanda di Luisella Costamagna su cosa lo differenziasse a livello ideale e pratico dal D’Alema di quindici anni fa ha svicolato per cinque minuti buoni.

Ho già parlato del voto per Renzi come voto “contro”. La storia del voto di protesta ci accompagna da tempo, sia chiaro: e se Grillo è al 17% c’è sicuramente un perché, purtroppo. Le primarie dovevano essere e sono state raccontate come il trionfo del “credere” in un candidato, mentre io purtroppo ho visto poca partecipazione attiva e un voto dettato negli elettori da poche semplici ragioni: per Renzi il “rinnovamento”, per Bersani l’essere contro Renzi oppure perché è il segretario e “si vota sempre il segretario”. Magari mi sbaglio, chissà, ma io credo che noi di SEL ci siamo dimostrati la parte più vitale del centrosinistra e questo ci deve rendere fieri. La partecipazione è stata ampia, bella e davvero “partecipata”. Ma penso che chi abbia votato Vendola abbia scelto non solo una persona o quello che si vede in cinque minuti di TG1, ma ideali e valori. E quindi ho grandi speranze.

Nel frattempo, però, Domenica c’è il ballottaggio. Fra gli amici di SEL vedo due tendenze: c’è chi starà a casa e chi andrà a votare Bersani, naturalmente in mezzo agli indecisi. Non credo che si possa a cuor leggero votare Renzi se si è votato Vendola. I due rappresentano due modelli di sinistra (sempre se consideriamo Renzi di centrosinistra e non di centro e basta) e di politica in generale. Io dopo una lunga riflessione ho deciso di votare Pierluigi Bersani. Non mi fido troppo del suo recente passato come segretario ma voglio sperare che come candidato Premier si liberi del peso del suo establishment e proponga volti nuovi e una rinnovata spinta riformatrice che sotto sotto ha. In più, voglio credere al fatto che la carta d’Intenti sia la base per il nuovo governo del paese, e l’avversario del Segretario PD non si farebbe problemi a usarla come carta igienica. Ammetto che poi non ho simpatie per Renzi e in parte per i suoi sostenitori, e vederlo come candidato Premier del centrosinistra mi farebbe un po’ male al cuore.

Io capisco chi starà a casa Domenica, sia chiaro: ma ho fatto una scelta di campo, nonostante tutto. Fra un centro poco convincente e una sinistra moderata che può garantire un futuro alla coalizione. Vedremo come andrà.

Lorenzo 

sabato 24 novembre 2012

Grazie a tutti

Ed eccoci qui, ormai alla vigilia delle primarie.
Vogliamo ringraziarvi tutti già oggi, perché già da oggi ci possiamo dire estremamente soddisfatti del risultato.
Perché durante questa campagna abbiamo provato sulla nostra pelle che cosa significa credere ancora nella politica, quella vera. 
La politica delle idee, della condivisione, dello sforzo comune per un obiettivo, del volontariato.
La politica pulita, idealista, perché sì: siamo giovani e ancora pieni di belle speranze. 
Libertà è partecipazione, diceva Giorgio Gaber...noi oggi ci sentiamo liberi.
Buon voto a tutti,
gli Studenti di Bologna per Vendola 



Banchetto raccolta firme per la candidatura di Nichi

Biciclettata della Terra: 17.11.12




Consegna a Nichi della nostra lettera aperta sull'istruzione


17.11.12









BookMob, 06.11.12


Biciclettata della Terra, 17.11.12


Nichi Vendola al Centro Costa, 17.11.12

venerdì 23 novembre 2012

La risposta di un Professore - #10righeperVendola


In tanti avete letto e fatto girare le nostre #10righeperVendola, vi ringraziamo tutti.
Ci sembrava carino, da studenti, pubblicare qui le 10 righe di risposta che ci ha inviato un docente universitario.
Ringraziamo Leonardo Altieri: 

Voto Vendola perchè bisogna investire (e non tagliare) nella ricerca, nell'istruzione, nella cultura, nella sanità, nei servizi sociali pubblici.
Voto Vendola perchè nella scuola e nell'università è indispensabile affiancare al merito e all'eccellenza forti politiche di diritto allo studio, senza le quali la "meritocrazia" aumenta semplicemente le differenze e le distanze sociali.
Voto Vendola perchè le risorse per affrontare la crisi vanno cercate in chi in 30 anni di liberismo si è arricchito  e nel taglio delle assurde spese militari (a cominciare dai caccia-bombardieri).
Voto Vendola per dare speranze alle giovani generazioni che hanno bisogno di uno stato che investe e non che tagli i servizi e i diritti.
Voto Vendola per rimediare alle ingiustizie sociali prodotte dal governo dei "Tecnici", a cominciare dalla crudele legge sulle pensioni in combinato con l'attacco allo Statuto dei Lavoratori, conquistato con le lotte e i sacrifici di tanti anni.
Voto Vendola perchè non esistono "tecnici" neutrali, ma che stanno o dalla parte della grande finanza o dalla parte della giustizia sociale.
Voto Vendola per contribuire a guarire un'Italia che è in parte ancora malata di demagogia, anche nel centro-sinistra là dove c'è chi vuole non solo rottamare i vecchi politici, ma vuole in realtà rottamare la sinistra della giustizia sociale, della riconversione ecologica, del pacifismo, per continuare le politiche di austerity a senso unico dei "tecnici.

giovedì 22 novembre 2012

Memo termine registrazione fuorisede



Ricordiamo ai fuorisede che il termine per registrarsi come elettori alle primarie del centrosinistra è domani, venerdì 23 novembre, entro le ore 19. 

Oltre ai banchetti per la registrazione presenti in Largo Respighi e altri posti in centro.
Gli interessati possono registrarsi presso il coordinamento provinciale "Italia Bene comune":
- in via Boldrini 24 dalle 10.00 alle 16.00
- mandando un'e-mail a bologna@primarieitaliabenecomune.it 
- mandando un fax al numero 051/5285970
Il richiedente:
- deve allegare copia di un documento d'identità,  (non serve invece la tessera elettorale) 
- può indicare l'indirizzo in cui si troverà il 25 novembre e il coordinamento gli comunicherà il seggio a lui più vicino per votare. Se non esprime indicazioni verrà assegnato il seggio di Vicolo Bolognetti, 2. 
- ritirerà il certificato elettorale, compirà il versamento di 2 euro e potrà espletare tutte le operazioni di registrazione al momento del voto.


lunedì 19 novembre 2012

Prossimi appuntamenti

 


Diamo inizio all'ultima settimana prima delle primarie del 25 novembre segnalandovi varie iniziative interessanti organizzate dal Comitato Bologna con Vendola:

- lunedì 19 novembre
Orazione civile per la resistenza 
Sala Silentium, vicolo Bolognetti 2
ore 21.30
Reading letterario di Daniele Biacchessi, che racconterà la Resistenza.
Cosa è accaduto in Italia fra l'8 settembre 1943 e il 25 aprile 1945?
Una guerra civile oppure una guerra di Liberazione contro la dittatura fascista e l'occupazione tedesca?
I termini sono importanti per definite l'esito della Storia.
(qui l'evento facebook).

- martedì 20 novembre
Con la cultura non si mangia...OPPURE VENDOLA
Il valore della produzione artistica e culturale
Sala Renzo Imbeni (ex Sala Bianca), Comune di Bologna - Palazzo d'Accursio 
con Massimo Mezzetti, Maurizio Tarantino, Beppe Fiorelli, Elia Mazzoni, Andrea Groppiero, Vittorio Capecchi, Stefano Bonaga
Ingresso ad offerta libera
(qui l'evento facebook).

Vi ricordiamo che martedì 20 è il termine per la registrazione del voto dall'estero, per maggiori informazioni sul voto fuorisede e su come si vota dall'estero, guardate qui.

Video di Nichi Vendola al Teatro delle Celebrazioni

Primarie del Centrosinistra 2012
Nichi Vendola
17.11.12
Teatro delle Celebrazioni
Via Saragozza 234
Ore 21

Per chi non fosse riuscito a venire sabato, qui di seguito i video del comizio, a cura del comitato di Bologna con Vendola.

Ha introdotto l'incontro Egle Beltrami, del Comitato Bologna per Vendola, la quale ha simbolicamente consegnato i libri candidati al Governo con l'iniziativa Bookmob con Vendola, libri esposti sul palco (potete vedere la lista completa qui ).



Ha parlato poi il professore di Storia dell'Arte Eugenio Riccomini, il quale ha ribadito l'importanza della cultura anche come amore per l'arte, esortando i giovani a visitare le pinacoteche e chiedendo al presidente della Puglia di impegnarsi affinché anche l'arte venga portata al governo.




Dopo Riccomini è intervenuto un delegato della Fiom, Gianni Bortolini, che ha posto l'accento sul tema del lavoro e della contrattazione nazionale e aziendale.




Poi ha parlato Nichi, partendo dai libri e dalla cultura per arrivare a toccare i temi del lavoro, dell'istruzione, dell'uguaglianza sociale, dei diritti civili e dell'Europa.



Parte due 
Parte tre
Parte quattro
Parte cinque
Parte sei
Parte sette
Parte otto
Parte nove 

domenica 18 novembre 2012

BookMob: lista dei candidati al Governo



- La letteratura dell'alfabeto
- Don Chisciotte della Mancia, Miguel de Cervantes
- Un paese bambino
- Il giornalino di Gian Burrasca, Vamba
- Lettere Luterane, Pier Paolo Pasolini
- L'amico ritrovato, Fred Uhlman
- Il secolo breve, Eric Hobsbawm
- Il piccolo principe, Antoine de Saint-Exupéry
- E le stelle stanno a guardare, A. Joseph Cronin
- L'Approdo, Shaun Tan
- Kafka sulla spiaggia, Haruki Murakami
- Armi, acciaio e malattie. Breve storia del mondo negli ultimi tredicimila anni, Jared Diamond
- L'enigma del capitale e il prezzo della sua sopravvivenza, David Harvey
- Il Vangelo secondo Gesù Cristo, José Saramago
- Il diario di Jane Somers, Doris Lessing
- Le menzogne della notte, Gesualdo Bufalino
- Il buio oltre la siepe, Harper Lee
- Nelle immagini l'anima, Antonia Pozzi
- Cecità, José Saramago
- Donne dagli occhi grandi, Angeles Mastretta
- Frammenti di un discorso amoroso, Roland Barthes
- Diario di scuola, Daniel Pennac
- Arte di ascoltare e mondi possibili, Marianella Sclavi
- Peggio di un bastardo, Charles Mingus
- Queste oscure materie, Philip Pullman
- Siamo uomini o caporali?, Antonio De Curtis
- Il caso Tortora, Scuola di Giornalismo Suor Orsola Benincasa
- Assassinio nella Cattedrale, T.S. Eliot
- Danny l'eletto, Chaim Potok
- Trilogia della città di K., Agota Kristof
- Il giovane Holden, J.D. Salinger
- Le avventure di Huckleberry Finn, Mark Twain
- Lettera ad una professoressa, Don Lorenzo Milani e la Scuola di Barbiana
- Il processo sette aprile, Manifestolibri
- Le meraviglie d’Italia. Gli anni, Carlo E. Gadda
- Prime fiabe e filastrocche, Gianni Rodari
- La coscienza di un liberal, Paul Krugman
- Solo andata. Righe che vanno troppo spesso a capo, Erri De Luca
- Quel che resta del giorno, Kazuo Ishiguro
- Il problema Spinoza, Irvin D. Yalom
- Viaggio alla fine del millennio, Abraham Yehoshua
- La peste, Albert Camus
- Cent'anni di solitudine, Gabriel Garcia Marquez
- Il Signore degli anelli, J.R.R. Tolkien
- Fahrenheit 451, Ray Bradbury
- Fiabe dei fratelli Grimm
- Fiabe di Charles Perrault
- Operette morali, Giacomo Leopardi
- I padroni del cibo, Raj Patel
- Le città invisibili, Italo Calvino
- La Costituzione della Repubblica Italiana
- L’età dei diritti, Norberto Bobbio
- Vogliamo tutto, Nanni Balestrini
- Zeitoun, Dave Eggars
- Cuore di tenebra, Joseph Conrad
- L’amore ai tempi del colera, Gabriel Garcia Marquez
- Origine della disuguaglianza, Jean-Jacques Rousseau
- Indignatevi!, Stéphane Hessel
- Lo Zen e l’arte della manutenzione della motocicletta, Robert M. Pirsig
- Mi fido di te, Francesco Abate e Massimo Carlotto
- Matilde, Roald Dahl
- Saggio sulla lucidità, José Saramago
- Pappagalli verdi, Gino Strada
- Le poesie di Léopold Sédar Senghor
- Finzioni, Jorge Luis Borges 
- Mimesis, Erich Auerbach
- L’uso dei piaceri, Michel Foucault
- La banalità del male, Hannah Arendt
- Poesia e magia, Anita Seppilli
- Il diavolo, certamente, Andrea Camilleri
- L’arte di amare, Erich Fromm
- Per la pace perpetua, Immanuel Kant
- Il volto umano di un rivoluzionario: la straordinaria avventura di Giuseppe Di Vittorio, Davide Lajolo
- Il manifesto di Ventotene, Altiero Spinelli ed Ernesto Rossi

La lista dei candidati è stata consegnata a Nichi Vendola al Teatro delle Celebrazioni di Bologna, il 17 novembre 2012.
I libri da questa data vagheranno per la città, sugli autobus, nei parchi, nei bar: sono riconoscibili grazie all'adesivo identificativo "Bookmob con Vendola" e tra qualche mese verranno raccolti per essere donati a chi ha più bisogno di loro: scuole, istituti di detenzione, biblioteche, ecc.
Se volete rimanere informati sull'iniziativa seguite BookMob con Vendola

sabato 17 novembre 2012

Lettera aperta del Comitato Studenti a Nichi

Di seguito il testo della lettera che abbiamo consegnato di persona a Nichi Vendola oggi pomeriggio, al Mercato della Terra, a Bologna.

Presidente,
Noi ragazze e ragazzi del Comitato “Studenti di Bologna Per Vendola” abbiamo deciso di stilare questo documento, diviso in cinque punti chiave, per ribadire le nostre posizioni in merito alla situazione scolastico-universitaria di questo paese. Abbiamo voluto consegnarlo direttamente nelle Sue mani, perché dopo tutto il lavoro svolto ci sembrava doveroso assicurarsi che queste nostre parole Le arrivassero. Ci rispecchiamo pienamente nel Suo programma, e vogliamo Lei a capo del centrosinistra.
  1. La scuola e l’università sono degli studenti. Il diritto allo studio è imprescindibile. Lontani da ogni idealismo, pensiamo che si debba investire maggiormente nel welfare studentesco, soprattutto in quelle realtà che ancora soffrono di abbandono e arretratezza, per raggiungere i livelli minimi di formazione richiesti dall’UE. Bisogna rifinanziare le borse di studio e risistemarne i criteri di attribuzione, creare sistemi di trasporto pubblico gratuiti per gli studenti e rilanciare l’edilizia scolastica. Ribadiamo poi la centralità e l’importanza della “questione casa”, allontanare i giovani dagli studentati, infatti, significa troppo spesso lasciarli in balia delle logiche truffaldine degli affitti. 
  2. L’ università deve essere “aperta”.  Non vogliamo più sentire parlare di numero chiuso. Crediamo che a tutti gli studenti debba essere concessa l’opportunità di studiare ciò che vogliono senza vincoli “burocratici”, lasciando solamente a loro stessi l’onere di ritirarsi dagli studi, compiendo così un reale percorso formativo.
  3. Ostacolare il clientelismo con la piena accettazione del valore legale del titolo di studio. In sede di colloquio lavorativo il diverso peso didattico delle università, allo stato dei fatti, non può che rimanere un mero e riprovevole pregiudizio.
  4. È necessario ridefinire i contratti di stage e apprendistato, e potenziare i percorsi d’inserimento lavorativo già presenti nelle scuole e nelle università. Soprattutto per queste ultime, riteniamo sia opportuno valorizzare il ruolo del tirocinio, perché sia una vera occasione di lavoro indipendentemente dalla retribuzione. Noi non ci accontentiamo. Siamo pronti a lavorare e a partire dal basso. Ma vogliamo anche essere messi nelle condizione di puntare in alto, lavorando in luoghi formativi e stimolanti.
  5. NO alla Legge Aprea. Le scuole non devono diventare delle “aziende partecipate”; per questo motivo siamo totalmente contrari al sostegno economico (a prescindere da qualsiasi cifra) per le attività scolastiche da parte dei privati. La scuola deve restare pubblica, e i bilanci scolastici devono necessariamente essere del tutto trasparenti. Non si può rischiare che un’istituzione pubblica diventi ostaggio degli interessi dei privati stessi, perché lo Stato ha il dovere di provvedere da solo al suo sviluppo. I nuovi organi di consiglio scolastici inoltre, non possono in nessun modo avere il compito di negare il diritto mensile di assemblea per gli studenti.

“Il 25 Novembre, Noi ci candidiamo”
Bologna, 17/11/2012 Comitato Studenti di Bologna Per Vendola

mercoledì 14 novembre 2012

10 righe per Vendola


Votiamo Vendola perché...    
Dieci righe a sostegno del nostro candidato.
Voto Vendola perché ho 18 anni e l’articolo 18 non so ancora cosa sia.
Voto Vendola perchè, quando lo saprò, voglio che quel 18 resti un numero bello, pulito, come i miei sogni.
Voto Vendola perché il doppio di 18 è 36, e l’articolo 36 della nostra Costituzione dice che “il lavoratore ha diritto ad una retribuzione sufficiente ad assicurare a sé e alla sua famiglia un’esistenza libera e dignitosa", ma finora ho visto solo la dignità degli operai di Mirafiori macellare al sole di mille promesse.
Voto Vendola perché il triplo di 18 è 54, e l’articolo 54 della nostra Costituzione dice che “i cittadini cui sono affidate funzioni pubbliche hanno il dovere di adempirle con disciplina e onore", ma l’odore di quell’onore non lo respiro da tempo.
Voto Vendola, perché, alla fine, con qualunque numero o articolo io faccia i calcoli, solo con Nichi i conti tornano. Alessandra
Voto Vendola perché sono giovane e ho bisogno che qualcuno mi parli ancora di speranza e di cose belle e non di tecnicismi nascosti da pragmatismo inconcludente.
Voto Vendola perché sono venuta a studiare a nord ma non voglio che questa bellissima esperienza giovanile diventi una scelta per la vita.
Perché io non voglio cedere alle sirene straniere, anche se la mia terra maltrattata non ha nulla da offrirmi.
Un giorno tornerò alle mie radici e lavorerò per liberarle dalle spine che le insidiano.
E allora voto Vendola perché so che aiuterà me e gli altri a tagliar via quelle spine e a chi dice che queste sono solo parole rispondo che la parola di un uomo è il più duraturo dei materiali (cit.). Arianna


Da tempo ho la sensazione di vivere in uno stato orfano del valore e del concetto stesso di libertà d’espressione; uno stato con la esse minuscola, governato da una classe dirigente che gioca con la parola “responsabilità” e che, forse, non ha mai compreso appieno che la politica è un’arte e una vocazione e non un privilegio lontano dalla meritocrazia.
Voto Vendola, perché credo sia un’occasione di rivincita per tutto il paese. 
Un distacco da un passato incentrato su logiche politico-sociali superate. 
La vera possibilità per l’Italia di crescere toccando con mano la realtà che la circonda. Davide


Io voto Vendola perché la sua politica è quella che voglio vivere e fare mia.
Io voto Vendola e voto le sue idee, è il rappresentante dell’unica Italia che voglio al governo.
Io voto Vendola perché la classe dirigente deve cambiare e lui è il migliore inizio che io possa immaginare.
Io voto Vendola anche se ora non è il suo, il carro trainante. Voto Vendola anche se la sua strada è quella più in salita, perché credo che in cima la vittoria possa essere enorme.
Io voto Vendola perché la sua politica è cittadinanza, l’unica in cui mi riconosco.
Io voto Vendola perché crede nei giovani, nello studio, nella naturale curiosità e nella ricchezza delle arti.
Io voto Vendola perché lui voterebbe me e con me tutti quei giovani che con coraggio operano e crescono.
Io voto Vendola perché crede che la crescita culturale sia la maggiore ricchezza possibile, io lo voto perché riconosce quanto prezioso sia il patrimonio artistico italiano.
Io voto Nichi Vendola perché le sue parole mi ridanno ogni volta l’orgoglio di essere italiana. Elena


Voto Nichi Vendola perché ha ridato dignità alla figura del politico, persona colta che si mette al servizio dei cittadini con rispetto, onore e dedizione. Come disse Gandhi, il Presidente è il primo servitore.
Voto Vendola perché, come lui, della politica sono innamorata: quella nobile di chi per vocazione decide di dedicare le proprie energie a rendere migliore il proprio paese; quella della vibrante retorica dei grandi discorsi; quella che in tempi di crisi sa riaccendere la speranza di un futuro migliore; quella di un'instancabile lotta alla mafia e per la legalità; quella dei diritti.
Voto Vendola perché, per quanto sia una terra difficile e di contrasti, amo questo Bel Paese, e vedo in Nichi la possibilità concreta di rialzarlo, partendo dalla cultura, che ne è la forza e la bellezza.
Lo voto perché altri possano condividere questo amore, senza essere costretti a scegliere fra Patria e Futuro.
Voto Nichi Vendola perché credo in un'Italia migliore, e non voglio, non posso stare seduta ad aspettarla.
Emily


Il 25 novembre voterò Nichi Vendola. L'ho conosciuto alla manifestazione dell'11 ottobre 2008. Qualche mese prima la Sinistra Arcobaleno era stata sconfitta alle elezioni, non era entrata in Parlamento, avevano trionfato PDL e Lega e il PD veltroniano si apprestava a mesi di fiacca opposizione. Quel giorno chiesi a Nichi: "riunisci la Sinistra" " ci stiamo provando", mi rispose.
Bene, io credo che in questi anni difficili e duri, Vendola non abbia solo dimostrato che la Sinistra può ancora esistere in questo Paese, ma che addirittura possa vincere. Nichi si è speso tanto per le vittorie in Puglia, a Milano, a Cagliari, a Genova, a Rieti, nei referendum. C'è sempre stato quando la Sinistra ha alzato il tiro, con coraggio, è tornata a dire le sue parole, a parlare con la sua gente. Ora Nichi sta provando a farlo su scala nazionale. E' il momento più difficile, il passo più delicato, di quella "lunga marcia" partita tanti, ormai, anni fa. Non mi sento di abbandonarlo ora, perché ha sempre provato a onorare quella promessa di un semplice Giovane Comunista appena maggiorenne.
Il 25 novembre voto Vendola per l'Italia, certo, ma anche per la Sinistra. La mia, Sinistra. Federico

Io voto Vendola perché è l'unico da cui mi sento rappresentato.
Io voto Vendola perché parla di temi a me cari: scuola, cultura, lavoro, occupazione, energie alternative, reddito, sindacato, diritti, dignità..
Io voto Vendola perché credo che con lui si possa cambiare lo stato di cose presenti.
Io voto Vendola perché adesso è giunto il momento di creare un Italia e un Europa diversa, scritta dai molti e non dai pochi.
Io voto Vendola perché ho deciso di candidarmi con lui.
Io voto Vendola perché voglio ricominciare a sperare in un futuro diverso.
  Francesco 

Ho 18 anni e, oltre a studiare in un liceo classico, sono anche impegnato nella rappresentanza degli studenti stessi.
Questo per dire che ogni giorno vivo il mondo della cultura, il suo lato più bello forse, quello della scuola.
Ma nello stesso tempo mi confronto anche con il suo lato peggiore, la sua peggiore malattia, che io chiamo precarietà.
Ecco, io voto Vendola perché è l'unico candidato in queste primarie ad aver individuato nella cultura e nell'abbattimento della precarietà la vera chiave per uscire dalla crisi e rimettere in campo una nuova idea di crescita e di benessere realmente diffuso. Giacomo



Voto Vendola per molte ragioni. Io studio economia, e posso dire che secondo me quello che decide la bontà delle azioni di un politico è per la maggior parte derivante dalla sua azione in campo economico. Credo soprattutto che l'importante sia quanto il politico sia deciso nella sua azione. Nichi Vendola è uno dei pochi ad avere le idee chiare sull'economia: è l'unico politico di centrosinistra che non si rimanda al comunismo a contrastare il liberismo su una base pratica e non strettamente ideologica. Vendola sa chi ha causato la crisi e non ha paura di condannarlo: i top manager delle grandi banche, la deregolazione dei mercati finanziari e il liberismo di stato. Ha capito che l'unico modo per uscire dalla crisi è rovesciare il rapporto insano che si è instaurato fra economia e politica negli ultimi trent'anni: non dev'essere l'economia che determina la politica, ma il contrario. E nello stagno delle idee del centrosinistra, questa è un'idea vincente, e per questo lo voterò.  Lorenzo


Voto Nichi Vendola, perché ritengo che sia l’unico capace di ripristinare il primato della politica sull’economia, cercando di porre regole e paletti sui mercati finanziari.
Voto Nichi Vendola, perché può essere l’argine al liberismo dell’austerity che è entrato, oltre all’ambito economico della nostra vita, anche nell’ambito culturale e sociale, imponendo la visione dei soli profitti.
Nichi Vendola può essere la vera svolta, il volto nuovo della sinistra che pone l’accento sui diritti civili e rimette il lavoro al centro della scena sociale.
Voto Vendola perché credo in un Italia migliore.  Marco

Se la nostra idea ti è piaciuta, scrivi anche tu le tue #10righeperVendola

COMUNICATO STAMPA - Adesione manifestazione 14.11.12

“ABOLIRE IL NUMERO CHIUSO, APRIRE LE UNIVERSITA’ ”

Oggi, Mercoledì 14 Novembre , il Comitato degli “Studenti di Bologna per Vendola” vuole ribadire la sua piena solidarietà alla giornata nazionale di mobilitazione per il diritto allo studio. Saremo presenti nel corteo che attraverserà la nostra città, non come membri attivi di alcun partito o comitato elettivo, ma solamente come studenti, per manifestare liberamente il nostro disappunto verso la dilagante tendenza al numero chiuso nelle facoltà, il carente rifinanziamento delle borse di studio e il debole percorso di inserimento lavorativo per i giovani messo in atto oggigiorno dalle università.


Bologna, 14/11/2012 Comitato Studenti di Bologna Per Vendola


Mail: studentipervendola@gmail.com

lunedì 12 novembre 2012

Il confronto: da casa o insieme!




Siete tutti invitati a partecipare alla proiezione dell'atteso confronto tv tra Nichi Vendola, Matteo Renzi, Pier Luigi Bersani, Laura Puppato, e Bruno Tabacci in onda su Sky Tg24 oggi lunedì 12 alle 20.30
Ci vediamo quindi alla Sala del Silenzio, in Vicolo Bolognetti 2 a Bologna.
Vi aspettiamo numerosi, e l'invito è esteso ovviamente anche agli attivisti dei comitati di tutti gli altri candidati/e !

www.facebook.com/events/458546697524412/?fref=ts

Per chi non riuscisse a venire vi consigliamo la diretta streaming!
http://video.sky.it/news/diretta


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L'avete visto? Allora votate!
Primarie centrosinistra. Chi ha vinto il confronto? Vota il nostro sondaggio. - Il Fatto Quotidiano

domenica 11 novembre 2012

Nichi a Bologna





Vi aspettiamo Sabato 17 Novembre, alle 21, al Teatro delle Celebrazioni di Bologna, con Nichi Vendola!

Come raggiungere il teatro:
Il teatro delle Celebrazioni si trova in via Saragozza, 234, zona facilmente raggiungibile:
-  da chi arriva da fuori Bologna grazie alla sua vicinanza alle uscite della tangenziale n° 1 e 2 (direzione Stadio); 
- con l’autobus n. 20 che ha la fermata proprio davanti all’ingresso; 
Nelle immediate adiacenze passano altri autobus e ci sono i parcheggi di Via Saragozza, Via de Coubertin, Via Irma Bandiera, e piazza della Pace. 
(Qui l'evento facebook)

inoltre...
 - La mattina del 17 venite al Mercato della Terra, luogo da cui, alle 11, partirà una colorata pedalata sul centro di Bologna, per sostenere la candidatura di Vendola alle primarie e per pubblicizzare il suo passaggio a Bologna.

(Qui l'evento facebook)

- e Domenica 18 Novembre 
presso Vicolo Bolognetti ci sarà il
Cineforum del nostro Comitato
ore 20.30

sabato 10 novembre 2012

Hip Hop Pure! - Davide

Tutti i temi e gli slogan raccolti e riadattati in una canzone.
Rec: T Records Studio
Enjoy!

Voto fuorisede e dall'estero: istruzioni per l'uso



Fuorisede
I fuorisede (studenti e lavoratori) possono richiedere il certificato elettorale del centro sinistra per la provincia di Bologna, ma solo se residenti in un’altra regione.

1) Possono richiederlo presso il coordinamento
provinciale “Italia Bene comune” in via Boldrini, 24, dalle 10.00 alle 16.00 o via e-mail o fax, accompagnando la richiesta con una copia di un documento di identità. Il richiedente potrà indicare l’indirizzo in cui si troverà il 25 novembre e il coordinamento gli comunicherà il seggio a lui più vicino dove votare. Nel caso in cui il richiedente non esprima nessun indicazione o un’indicazione generica, gli sarà assegnato il seggio di Vicolo Bolognetti, 2. Il ritiro del certificato elettorale, il versamento dei 2 euro e tutte le operazioni di registrazione dovranno essere espletate al momento del voto. La mail del coordinamento è bologna@primarieitaliabenecomune.it. Il numero di fax è 051/5285970. Per questa modalità di iscrizione il termine sono le 19.00 del 23 novembre.

2 Possono recarsi personalmente presso l’ufficio elettorale più vicino a casa e registrarsi come fuorisede. Contestualmente ritireranno il certificato elettorale e verseranno i 2 euro. In questo caso, potranno votare nel seggio in cui si sono registrati. Per questa modalità di iscrizione il termine è il 20 novembre.

3 Possono fare domanda presso i punti di raccolta che saranno istituiti in centro nella settimana antecedente al voto compilando il modulo apposito (sempre corredato di fotocopia della carta d'identità), anche in questo caso l'assegnazione al seggio avverrà come in base alle modalità del punto 1. Il ritiro del certificato elettorale, il versamento del contributo e tutte le operazioni di registrazione dovranno essere espletate il giorno del voto)

I fuorisede si devono recare al seggio muniti di carta di identità, non è necessaria la tessera elettorale.

Per chi volesse la lista degli Uffici elettorali per la registrazione e il modulo per l’iscrizione del punto, mandateci una mail a studentipervendola@gmail.com e vi invieremo tutto! 

Fate circolare la notizia e iscrivetevi numerosi!

Aggiornamento del 18/11: il seggio per i fuorisede che nella fase di registrazione decidano di non esprimere una preferenza di zona dove votare è stato spostato da Via delle Belle Arti al Vicolo Bolognetti, 2.

Dall'estero:
Chi fosse interessato a votare dall'estero può farlo, registrandosi qui entro le ore 20 (italiane) del 20 novembre 2012 e votando tra le ore 15 di sabato e le ore 20 di domenica 25 novembre. 

venerdì 9 novembre 2012

Elezioni americane - Lorenzo



Cosa dimostra la vittoria di Obama?
Per me, principalmente, che non sempre il populismo vince sulle paure derivate dalla crisi.
Gli Stati Uniti non sono certo messi male come noi (il loro tasso di crescita si attesta nonostante tutto intorno al 2% annuo), ma il fatto che gli americani non si siano affidati alle ricette neoconservatrici di Romney, che sostiene la solita storia del taglio alla spesa e butta la tensioni interne agli USA (le crescenti diseguaglianze sociali) verso i nemici esterni come Iran e Cina, per la solita strategia vigliacca repubblicana. Obama ha fatto una riforma importante per il sistema sanitario, che ha salvato molte vite grazie a una spesa sociale notevole per uno stato inabituato a grossi investimenti.
E' stato prudente nella politica economica, forse troppo, ma le sue azioni alla fine hanno avuto discreti risultati. Romney aveva prima tirato il sasso dell'estremismo contro le politiche dei diritti sociali, per poi, nei confronti tv, tirare fuori il suo volto più moderato.
La sua incertezza ha alla fine premiato Obama, che ha fatto fare un tour de force alla moglie e a Bill Clinton, il suo vero asso nella manica.
L'ex inquilino della casa bianca è stato miracoloso per il presidente nei suoi discorsi e ha giocato giustamente sul fatto che Obama veniva dal nulla nel mentre il suo sfidante era un miliardario prestato alla politica.
Purtroppo i repubblicani mantengono la maggioranza alla camera, non importante quanto il Senato ma comunque importante, in quanto può determinare lo stallo decisionale.
Molti giornali anche qui in Italia hanno gridato al trionfo, pronti ad incensare il vincitore.
Ma Obama avrà vita dura e dovrà comunque scendere a compromessi per potere fare approvare le sue leggi; rimane il fatto che la sua vittoria è un'ottima notizia in questi tempi difficili, se non altro perchè l'alternativa era da brividi.

Lorenzo Desidera

giovedì 8 novembre 2012

Volti per Vendola

Perchè votiamo Vendola, in trenta secondi video :)

Arianna



Davide


Emily


Federico


Francesco



Lorenzo



Marco

BookMob continua

Per chi non ha facebook condividiamo l'ultimo messaggio del nostro candidato libro
(www.facebook.com/notes/bookmob-con-vendola/bookmob-continuacosi/109245875905184)
e vi ricordiamo i prossimi appuntamenti per la raccolta dei libri da mandare al Governo:
- sabato 10 novembre dalle ore 08 alle ore 14 al banchetto di Bologna con Vendola al Mercato della Terra (Cineteca Azzo Gardino)
- sabato 10 novembre dalle ore 15 alle 20 al banche
tto di Bologna con Vendola in Piazza Ravegnana (sotto le Due Torri)
- domenica 11 novembre alle ore 20.30 a Le Scuderia (piazza Verdi) alla Festa del Comitato Bologna con Vendola!


"Ringrazio tutti per il sostegno. Il nostro interesse principale è parlare e far parlare di una nuova prospettiva di crescita economica eoccupazionale a partire dagli investimenti nella cultura e nella formazione.

Come ho detto martedì durante il mio primo comizio, dal momento che Nichi Vendola è stato il solo ad aver messo la cultura e la scuola come primi punti del programma per le primarie, e alla luce di quello che ha realmente fatto come Presidente della Regione Puglia,lo ritengo la persona giusta per dare corso a questo rinnovamento. E per portare i libri al Governo.

Il piano è: da martedì e fino a venerdì 16 novembre in tutte le iniziative del Comitato Bologna con Vendola e in tutti i banchetti della città potrete consegnarci un libro che volete mandare al Governo, assegnando a questo libro un messaggio, un impegno di Governo. Posterò qui su Facebook luoghi e date o scrivetemi a bookmob2012@gmail.com per informazioni. Si possono candidare anche i dattiloscritti chiusi nel cassetto o rispediti al mittente dalle case editrici. Chi non riuscisse fisicamente a consegnarci un libro può comunque indicarmi via mail o Facebook il titolo del suo candidato e il perchè della scelta.

Quando Nichi Vendola verrà a Bologna, il 17 novembre al Teatro delle Celebrazioni, gli consegneremo la lista con tutti i libri candidati e messaggi raccolti e lui dovrà impegnarsi a portarli al Governo. Dobbiamo essere in tanti, in carta e inchiostro! Non può ignorarci e non credo che vorrà ignorarci.

Dal giorno successivo noi candidati libri vagheremo per la città, ci faremo conoscere sugli autobus, nei parchi, nei bar.

Alla fine della nostra campagna elettorale, i nostri messaggi entreranno al Governo, i libri, in carta e inchiostro, saranno donati a chi ha bisogno di loro: scuole, istituti di detenzione e altriluoghi che ci indicherete.

Spero di ricevere ancora il vostro sostegno e spero che vogliate diffondere l'iniziativa."

mercoledì 7 novembre 2012

Prossimi appuntamenti

Vi segnaliamo le nostre prossime iniziative:




Domenica 11 Novembre
presso le Scuderie alle 20.30
Festa di autofinanziamento del comitato Bologna per Vendola 
DJ set: Domenico P. (80's, Synthpop, New Wave) 
Live: Cico (Aretuska) + La Karovana family
e Nico Royale
Domenica 18 Novembre 
presso Vicolo Bolognetti
Cineforum del nostro Comitato

Vi forniremo a breve maggiori dettagli...intanto segnate tutto sulle agendine! :)

martedì 6 novembre 2012

BookMob



Segnaliamo questa iniziativa e vi invitiamo a partecipare al nostro fianco oggi alle 17.00 in Piazza Re Enzo.

Così si è deciso di chiamare il flash-mob dei libri, preparato nelle ultime settimane e che si propone di portare all'attenzione degli elettori e dei media la centralità del tema della cultura nel programma di Vendola anche come elemento di distinzione dalle altre candidature.

La fase di vero e proprio Flash-mob consisterà nell'alzare simultaneamente verso l'alto i libri portati dai partecipanti. Vi invitiamo quindi a intervenire portando con voi il libro che volete mandare al governo. A questo dovrete associare un messaggio in cui spiegate per quale motivo il testo da voi scelto è importante per la costruzione del futuro programma di governo. 
I libri saranno consegnati simbolicamente a Nichi Vendola il 17 novembre con una sintesi dei messaggi
raccolti grazie al contributo di tutti voi.


www.facebook.com/events/461965183842603/?fref=ts
#bookmob